Coachella 2025 ha regalato al pubblico uno dei momenti più iconici nella storia recente del festival: la performance live di Bohemian Rhapsody, eseguita da Benson Boone con uno special guest d’eccezione, il leggendario chitarrista dei Queen, Brian May.
Benson Boone with Special Guest Brian May – Bohemian Rhapsody (Live at Coachella 2025) – Live Videodi Redazione Musica
Indimenticabile. Storica. Magica.
Sono solo alcune delle parole usate dai fan e dagli addetti ai lavori per descrivere uno dei momenti più iconici della recente edizione di Coachella 2025: la straordinaria esibizione di Bohemian Rhapsody che ha visto protagonista Benson Boone, con la partecipazione a sorpresa del leggendario chitarrista dei Queen, Brian May.
Il festival californiano, da sempre vetrina di sperimentazioni artistiche e collaborazioni inedite, ha superato ogni aspettativa portando sul palco due artisti appartenenti a mondi e generazioni differenti, ma uniti da una passione viscerale per la musica e da un profondo rispetto per la storia del rock.
Il palcoscenico si ferma, poi esplode: un omaggio che diventa storia
Era quasi mezzanotte quando Boone, 21 anni e già una delle voci più promettenti della scena pop internazionale, ha fatto silenzio sul palco. Le luci si sono abbassate, la folla ha trattenuto il fiato, e dalle casse sono partiti gli accordi iniziali di Bohemian Rhapsody. Nessuno avrebbe potuto prevedere cosa stava per accadere.
Con un’interpretazione intensa e sentita, Boone ha preso per mano un brano che è stato definito più volte “inamovibile”, quasi intoccabile, riuscendo nell’impresa di renderlo suo senza snaturarne l’essenza. Ma il vero colpo di scena è arrivato a metà canzone, quando sul palco è comparso Brian May. Con la sua Red Special a tracolla e un sorriso che diceva tutto, il chitarrista ha raccolto l’ovazione di decine di migliaia di spettatori.
Brian May: “Questo ragazzo ha talento, e ha cuore”
In conferenza stampa, a poche ore dall’esibizione, Brian May ha commentato la performance con parole affettuose:
“Non è facile avvicinarsi a un pezzo come Bohemian Rhapsody, ma Benson ha dimostrato di avere non solo la voce, ma anche il cuore per farlo. Sul palco ho sentito quella stessa energia che avevamo noi con Freddie.”
Una benedizione non da poco, se si considera il peso che un brano come Bohemian Rhapsody ha avuto e continua ad avere nella storia della musica mondiale.
Una sinergia tra generazioni
La collaborazione tra Boone e May è nata dietro le quinte, qualche mese fa, durante un evento privato a Londra. Boone, grande fan dei Queen, aveva espresso il desiderio di poter rendere omaggio a Freddie Mercury in occasione del suo debutto a Coachella. May, colpito dalla voce e dall’umiltà del giovane artista, ha accettato l’invito.
Sul palco, la chimica tra i due è stata immediata. Boone ha lasciato spazio alla chitarra di May nei momenti più iconici del pezzo, mentre il chitarrista ha accompagnato con discrezione e maestria i passaggi vocali più delicati. Il risultato è stato un’esibizione vibrante, rispettosa, e allo stesso tempo attuale.
Il video diventa virale: milioni di visualizzazioni in poche ore
Il video ufficiale della performance, pubblicato poche ore dopo l’evento sul canale YouTube di Coachella, ha già superato i 15 milioni di visualizzazioni. I commenti sono unanimi: “brividi”, “una delle migliori versioni live degli ultimi anni”, “Boone e May, un’accoppiata perfetta”.
Molti fan dei Queen si sono detti commossi dalla scelta di Benson Boone di non imitare Mercury, ma di interpretare la canzone con il proprio stile, dimostrando un rispetto raro per la musica e per il pubblico.
Un ponte tra epoche
Coachella, ancora una volta, si conferma non solo un festival musicale, ma un luogo dove la storia incontra il futuro. La performance di Bohemian Rhapsody con Benson Boone e Brian May resterà negli annali, non solo per la qualità artistica, ma per il messaggio che ha lanciato: la musica vera non ha età, non ha confini, e può parlare a tutti, in ogni tempo.
Chi c’era racconta di aver vissuto un’emozione unica. Chi guarda il video da casa, anche a distanza di giorni, non può che restare incantato.
“Is this the real life? Is this just fantasy?”
Per una notte, è stata realtà.