Quando un virus si replica o crea copie di se stesso a volte cambia leggermente. Questi cambiamenti sono chiamati "mutazioni". Un virus con una o più nuove mutazioni viene indicato come una "variante" del virus originale.
Finora sono state identificate in tutto il mondo centinaia di varianti di questo virus.
La variante Omicron, Variante B.1.1.529, fu rilevata per la prima volta in Sud Africa il 24 novembre 2021.
Omicron presenta un numero elevato di mutazioni del gene S rispetto al virus originale, per cui si teme che possa portare a un cambiamento significativo delle proprietà antigeniche del virus, anche se finora non ci sono prove di modificazioni nella trasmissibilità, nella gravità dell'infezione, o nella potenziale evasione della risposta immunitaria.
Ora è arrivata anche in Italia una sotto-variante della Omicron chiamata BA.2: è altrettanto veloce nel diffondersi, ma non è ancora chiaro se sia più o meno aggressiva. Non è l'unica sorella della Omicron: ci sono anche BA.1 e BA.3, come indicano le grandi banche dati che immagazzinano le sequenze del virus SarsCoV2.
Delle tre versioni della Omicron, la BA.1 è la più diffusa: nei Paesi in cui è arrivata, ha rapidamente messo da parte le varianti preesistenti. E' accaduto anche in Italia, dove la Omicron ha sostituto la Delta e al 17 gennaio aveva una prevalenza stimata al 95,8% (con un margine di incertezza fra l'83% e il 100%) secondo l'indagine rapida condotta da Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute, con i laboratori regionali e la Fondazione Bruno Kessler.
La BA.2 è stata segnalata in India e poi nelle Filippine, Singapore e Giappone; ha raggiunto anche l'Europa, dove le sequenze sono state identificate in alcuni Paesi scandinavi, fra i quali la Danimarca, e poi in Gran Bretagna e in Germania. L'Italia è entrata adesso fra i Paesi nei quali la BA.2 è presente, con le due sequenze ottenute nel Laboratorio di Igiene del Policlinico San Martino di Genova. "E' stata segnalata in 9 regioni", ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro.
La ricostruzione delle sequenze da parte della banca dati Nexstrain indica che le tre varianti della famiglia Omicron sono diverse fra loro quanto la Omicron lo è rispetto alle altre varianti comparse finora, come Delta, Alfa o Beta.
Quali conseguenze possa avere sull'andamento della pandemia un virus così mutevole non è al momento possibile dirlo; è chiaro solo che il virus SarsCoV2 ha una grande capacità di generare nuove varianti.