La vittoria per 1-0 del Milan sull'Inter, ottenuta ai tempi supplementari, nel secondo quarto di finale della Coppa Italia ha riacceso un po' di ottimismo nell'ambiente rossonero.

Nel primo tempo è stata una mezza gamba di Ranocchia a salvare il Milan da un'autorete del suo portiere che, per una serie di infortuni a catena, ieri sera è diventato Antonio Donnarumma, quello stipendiato con 1 milione di euro all'anno solo per convincere il fratello a non andare in un altro club. Il Var ha annullato per fuorigioco il gol a favore dell'Inter, nato da un rocambolesco rinvio del portiere milanista nella propria porta.

I giocatori del Milan hanno preso la circostanza come di buon auspicio ed hanno evitato lo sbrago che era andato in scena a Verona nell'ultima di campionato. Addirittura hanno sfiorato pure il vantaggio con Bonaventura che ha costretto Handanovic a deviare in angolo un tiro di testa destinato ad infilarsi proprio sotto la traversa.

Nel secondo tempo, un altro episodio ha dato spessore al gioco del Milan, quando Joao Mario - messo a tu per tu con Donnarumma da un assist di testa di Icardi - ha calciato senza convinzione addosso al portiere, invece di piazzare comodamente la palla in uno degli angoli incustoditi della porta milanista. Il pericolo scampato ha ridato nuovamente vigore ai rossoneri che hanno retto il campo senza troppo soffrire finendo poi per segnare una bellissima rete con il giovane Calabria, che ha sfruttato un cross che ha tagliato fuori tutta la difesa.

Un grande Milan? No, una piccolissima Inter. Finora, in campionato, i nerazzurri avevano sfruttato lo straordinario momento di forma del proprio portiere a cui si era aggiunta una incredibile dose di fortuna che aveva permesso alla squadra di Erick Thohir (è ancora lui il presidente) di vincere partite su partite e conquistare anche la vetta del campionato.

Ma adesso, la fonte principale di gioco che aveva permesso all'Inter di segnare, le corse sulle fasce di Perisic e Candreva non ha la stessa intensità e la stessa qualità di qualche tempo fa. Così, d'un tratto, l'Inter è diventata di colpo la squadretta che abbiamo conosciuto negli anni passati.

Quello che è andato in scena ieri a San Siro non è stato un grande incontro di calcio, quanto una partita tecnicamente di medio livello - in alcuni momenti addirittura scarso - tra squadre in palese difficoltà.

Ne è convinto anche Gattuso che, a fine partita, ha detto: "Per questi ragazzi il Derby era importante come il pane. Il successo non cambia molto, non migliora i nostri problemi, ma ci dà morale e convinzione. Sarebbe stato un peccato non riuscire a tirar fuori tutto quello che questi ragazzi hanno dentro. Ora lavoriamo più tranquilli e pensiamo a fare punti a Firenze".