A San Siro, per la 36.a giornata di Serie A, è andato in scena quello che possiamo definire un gustoso antipasto della Finale di Coppa Italia, in programma mercoledì 14 maggio.

Milan e Bologna si sono affrontate in una sfida che, almeno sulla carta, doveva servire a studiare l'avversario in vista dell'appuntamento della prossima settimana. Invece, in campo è stata battaglia vera.

Il primo tempo è stato piuttosto bloccato, con ritmi lenti e pochi sussulti. Il Milan deve subito fare i conti con un problema muscolare di Tomori, sostituito al 15' da Thiaw. La prima vera occasione arriva al 19', con Jovic che non riesce a capitalizzare un'uscita maldestra di Skorupski sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Anche il Bologna perde un difensore: al 30' Lucumì (risparmiato in vista dell'appuntamento di mercoledì) subentra a Erlic, anche lui costretto a lasciare il campo per infortunio. L'unico vero brivido del primo tempo arriva al 44', quando Orsolini calcia alto da buona posizione.

Nella ripresa il match cambia volto. Dopo appena cinque minuti, Orsolini si inventa il gol dell'1-0: riceve largo, rientra sul sinistro e infila Maignan con una conclusione chirurgica dal limite. Il Milan reagisce subito, inserendo forze fresche: entrano Gimenez, Walker e Chukwueze. La mossa paga. Al 73', è proprio il neoentrato Gimenez a trovare il pareggio, finalizzando un ottimo assist di Pulisic. Due minuti dopo l'attaccante messicano raddoppia, ma il gol viene annullato per un fuorigioco millimetrico.

Il vantaggio però è solo rimandato. Al 79', Pulisic sfrutta una respinta corta della difesa bolognese e con freddezza insacca il gol del 2-1. Nel finale il Bologna ci prova con Cambiaghi, ma Maignan è attento sul primo palo. All'ultimo respiro, con gli ospiti sbilanciati alla ricerca del pari, il Milan chiude i conti: contropiede letale e secondo gol per Santiago Gimenez, che fissa il risultato sul 3-1.

Un successo che dà morale ai rossoneri in vista della finale e lancia un messaggio chiaro: il Milan c'è e sa colpire quando conta. Il Bologna, invece, dovrà rivedere qualcosa, soprattutto nella gestione difensiva degli ultimi minuti.


L'allenatore del Milan Sergio Conceiçao ha commentato così la gara: "Non è che abbiamo fatto una grandissima partita. Abbiamo vinto contro una squadra che sta facendo benissimo in campionato e ha fatto bene in Champions, difficile da affrontare perché pressa a uomo e se non si è intelligenti a trovare lo spazio succede che si va in difficoltà. Con il 4-4-2 abbiamo avuto una buona risposta e chi è entrato a partita in corso ha fatto bene: questo è lo spirito che mi piace.
Da domani cominciamo a preparare la finale. Dobbiamo guardare a quello che abbiamo fatto e non abbiamo fatto: anche le cose negative. Anche se a volte nelle finali vinci quando giochi meno bene... Vogliamo molto questo trofeo. Gimenez sta lavorando bene: come ho già detto parecchie volte è un ragazzo che ha qualità. Sto parlando con lui, giorno per giorno, per dargli qualcosina di cui aveva bisogno, perché a volte non è questione solo di qualità tecnica. È importante anche la testa e bisogna stare bene fisicamente. Sono contento per lui, perché gli attaccanti vivono per i gol. È un giocatore diverso da Jovic perché attacca la profondità e fa movimenti molto interessanti davanti, così come Jovic. Non dimentichiamo poi che Abraham ha fatto dei gol importanti per noi qualche settimana fa.
È vero che quelli che sono entrati in partita hanno dato qualcosina in più, ma non solo oggi. Ho sentito che avevamo un giocatore di troppo nella nostra linea difensiva e l’ho messo davanti, ed è andata bene".

Vincenzo Italiano ha commentato così la sconfitta di Milano: "Avevamo la partita in pugno fino al blackout al 30’ della ripresa. Solitamente con le sostituzioni, inserendo elementi freschi, riusciamo a fare la differenza, invece oggi ci siamo spenti. Eravamo venuti qui per cercare prestazione e punti, in alta classifica si corre veloce, ma ora ci concentriamo subito sulla finale di mercoledì".