Con il Po di 3 metri sotto lo zero idrografico, la carenza d'acqua si posiziona sul dato peggiore degli ultimi 8 anni. Eppure, il 1 agosto, nelle more della discussione dei documenti di bilancio, era stato approvato un ordine del giorno del Pd sul tema e "nel prossimo consiglio regionale, con un'interrogazione a risposta immediata, si chiederà alla Giunta di rendere conto delle azioni messe in campo per dare attuazione all'atto approvato", come fa sapere Marco Carra, capogruppo in commissione Agricoltura.
L'odg invitava la Giunta regionale a verificare la possibilità di espletare attraverso gli Uffici territoriali regionali gli accertamenti utili al rilevamento e alla quantificazione dei danni subiti dall'agricoltura lombarda in relazione agli eventi siccitosi, al fine di porre in atto le procedure necessarie per richiedere al Ministero delle Politiche agricole lo stato di calamità; dare avvio ad appositi programmi di sperimentazione di metodi e tecniche moderne e all'avanguardia che consentano di ottimizzare l'utilizzo delle risorse idriche in agricoltura; assicurare un costante dialogo con la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche; individuare le risorse necessarie per assegnare contributi pari ad almeno il 50 per cento dei costi sostenuti per l'istallazione di misuratori per il monitoraggio dei volumi irrigui, per il triennio 2017-2019, da destinare in via prioritaria ai Consorzi di bonifica.
"Siamo ancora qui che aspettiamo - conclude sconsolato Carra -. La siccità si sta facendo pesante per le nostre aziende agricole e per tutto il territorio, ma Regione Lombardia ancora nicchia. Vediamo cosa ci risponderanno la prossima seduta di consiglio regionale. Forse, attendono le piogge…".