Quando Mario Draghi è diventato nuovo premier italiano, da parte delle banche c'è stato un moto di euforia, dal momento che l'ex capo della BCE rappresenta una personalità importante, che avrebbe potuto garantire ottime prospettive al sistema bancario, fortemente penalizzato dalla crisi pandemica e da un lungo scenario di tassi di interesse bassi che comprimono i margini di profitto.

Ma i fattori di ottimismo sono però legati al fatto che molte banche dovrebbero trarre un doppio profitto dalla riapertura dell’economia, che alimenterebbe così consumi e investimenti... ma ancora l'andamento del contagio da Covid non sembra favorire tale prospettiva.