Intanto, un caloroso e big thank you a chi mi ha fatto conoscere questa storia stupenda, ovvero, il cantautore emiliano Mimmo Parisi. Quindi, nel caso si dovesse giustificare la presenza della musica nella narrazione che segue, con il suo apporto si sarebbe già più che a posto. Ma, come a volte capita di dire, il piatto forte del discorso è un nome che, dopo l’esordio fortunato ad 'Amici', si è ritagliato un posto di attenzione in qualità di artista sincero. Quindi, il nostro, ha impresso con colori sgargianti il proprio nome nel variegato panorama musicale dell’italica penisola.

Ho detto ‘colori’? Ebbene, sì. Colori. Ma, forse e con più facilità, si può arrivare a lui dicendo ‘Kolors’. Okay, mettiamoci pure l’articolo. Ci siete? insomma: ‘The Kolors’! e dove conduce un nome così se non a Antonio Fiordispino? Vedo che qualche faccia è ancora dubbiosa. Va bene, lasciamo stare il gioco della battaglia navale e buttiamo il nome fuori: ‘Stash’! Bene, sento già gli strepiti di assenso.

Questo è il protagonista, ma, come ogni storia che si rispetti, manca la protagonista. Niente paura. C’è e si chiama Federica C. Una nuova cantante? Può essere. Bisognerà però parlarne fra qualche anno. Già, perché e per ora, è solo una ragazzina dodicenne con la passione per il canto. ‘Solo’? No. Federica è una combattente. Il suo nemico ce l’ha addosso e da qualche tempo è costretta a subire alcuni interventi chirurgici. Pensate che possa essere altro, l’eroismo? Di Federica si può aggiungere che, quando affronta la sala operatoria, non si avvia con solo negli occhi l’ultimo sorriso mesto dei suoi. Come tutte le ragazzine della sua età, ha i suoi sogni che le fanno compagnia. E uno di questi è ‘Stash’.

Val la pena segnalare che, per quanto si sia legati al proprio pubblico, un artista non sempre ha tempo per confrontarsi con lui. Non per ‘Stash’ che, avendo appreso da Instagram  dell’ennesima seduta chirurgica di Federica, programmata per il 25 novembre 2016, ha chiamato la ragazzina per incoraggiarla e per augurarle buona fortuna. Inutile dire che i minuti trascorsi al telefono con il suo idolo – umano, troppo umano avrebbe detto Nietzche – hanno fatto crescere due alette a Federica che, incurante dei medici, infermieri e altri piccoli pazienti della Pediatria dell’ospedale Bellaria di Bologna, si è messa a volare nel corridoio del reparto. E nel cielo del suo futuro che, prima o poi, sarà sgombro dalle nuvole che faranno posto a una luminosità radiosa. Auguri Fede!