Nell’arco dell’ultimo ventennio, lo scandalo degli abusi sessuali sui minori ha aperto una crisi drammatica nel cattolicesimo mondiale.

Nel 2001 esplodeva il caso dell’arcidiocesi di Boston, Il cardinale arcivescovo della città, Bernard Law, si dimise nel 2002 e di lì a poco si trasferì a Roma, sfuggendo così ai procedimenti giudiziari nei quali era coinvolto per aver coperto i colpevoli, nascosto i delitti e fatto pressione in vari modi sulle vittime e sulle loro famiglie affinché mantenessero il segreto.

L' ex Nunzio nella Repubblica Dominicana, mons. Jozef Wesolowski, venne richiamato a Roma nell'agosto 2013 in seguito alle accuse di abusi su minori emerse nella Repubblica Dominicana, evitandogli così la cayenna di un carcere dominicano. Poi la morte lo ha sottratto anche ad un "processo" e ai deboli strali del sistema giudiziario vaticano.

Mons. Carlo Alberto Capella, addetto alla Nunziatura di Washington, aveva scambiato materiale pedopornografico infrangendo la legge rigorosissima sulla tutela dei minori, e per questo di lì a poco l’Fbi avrebbe proceduto al suo arresto, ma il Vaticano lo ha salvato richiamandolo a Roma.

L’Australia è stata sconvolta dalle indagini sulla pedofilia che hanno portato alla luce una realtà sconcertante fatta di decine di migliaia di casi avvenuti tra il 1950 e il 2010 all’interno di strutture religiose. La vicenda, definita dalle stesse istituzioni australiane “una tragedia nazionale”. Attualmente, per questo il Cardinale Pell è stato rinviato a giudizio.

In Cile un sacerdote, Fernando Karadima, responsabile di decine di abusi sessuali, è stato anche strettamente legato ad alcune figure dell’alta borghesia cilena e a pezzi di establishment reazionario del suo paese, ha avuto frequentazioni con la giunta militare di Augusto Pinochet. Nei successivi insabbiamenti degli abusi sono coinvolti ben due cardinali, Ricardo Ezzati Andrello e Francisco Javier Errázuriz Ossa, entrambi ex arcivescovi di Santiago del Cile.

In Irlanda, il lavoro condotto da una lunga serie di commissioni d’inchiesta governative ha portato alla luce uno scenario terribile fatto di migliaia di abusi avvenuti in molte istituzioni cattoliche alle quali era stato affidato una parte consistente del sistema scolastico e formativo del paese.

Casi oscuri come quello di padre John Geoghan e Paul Shanley a Boston (autori di decine di violenze su minori, impuniti per quasi un ventennio); del fondatore del gruppo ultrareazionario dei Legionari di Cristo in Messico, Marcial Maciel Degollado, manipolatore, abusatore di minori, finanziato dal miliardario messicano Carlos Slim e nelle grazie di GPII (santo subito); e di Lawrence Murphy, sacerdote della diocesi di Milwaukee, considerato responsabile di almeno duecento casi di abuso, descrivono i percorsi di autentici predatori seriali che hanno lasciato una cicatrice profonda nella storia recente della chiesa.

Tragedie che hanno rotto in modo traumatico il rapporto di fiducia tra la chiesa e le persone.

Dalla capacità di rispondere alla drammaticità della situazione dipenderà il futuro del cattolicesimo come religione universale.