Il grande palco indipendente radiofonico virtuale, programma per Emergenti in onda su oltre 70 radio, diventa un Contest e sceglie come location la città eterna di "ROMA".

On Air è un Format ideato dall'Executive Manager Mario Greco nel periodo buio della prima ondata Covid19 per dare agli Emergenti la possibilità di "farsi ascoltare" in radio e "ricominciare pian piano a vivere"

Conosciamo meglio tutti i partecipanti che hanno deciso di mettersi in gioco.

Intervista a Francesco Pallara.

Raccontaci di te dai tuoi primi passi ad oggi nel campo musicale?

Ho iniziato come artista di strada dopo essere andato via di casa all’età di 14 anni ,strimpellando senza conoscere le note per creare cmq un atmosfera e mettere musica alle mie poesie .
Poi ho avuto modo di conoscere altri artisti con cui ho iniziato a condividere momenti di prove ,jam session e imparare anche a conoscere meglio la musica che ho avuto modo di approfondire con il supporto di maestri di conservatorio con cui ho successivamente iniziato ad arrangiare i miei testi che sono oggi pubblicati su tutti i digital store e cantati sia in dialetto Leccese che in italiano ,spagnolo e inglese in collaborazione anche con altri artisti che mi hanno seguito nel mio progetto musicale .


Cosa ti aspetti dalla partecipazione a questo contest? 

Partecipare è un modo per condividere la propria espressione artistica e sicuramente per avere la possibilità di far ascoltare la mia musica e quindi attraverso questo contest di poterla inserire anche nel circuito radiofonico come proposto .


Quanta importanza ha la musica nella tua vita?

La musica ma l’arte in genere mi hanno dato modo di esprimermi in una direzione che altrimenti sarebbe stata molto più repressiva emotivamente e oltre tutto è per me una maniera più way di comunicare il proprio messaggio ideale e personale anche se a volte non risolve tutti i problemi della vita ma che cmq ti salva dal non cadere in altre forme d’espressione che potrebbero essere molto più compromettenti.


Qual è il tuo cantante preferito o che ti ha ispirato maggiormente?

Vengo da una generazione antecedente a questa ,tra influenze anni 70 e new generation ,quindi sono cresciuto con artisti come i Rolling Stone e i Beatles nonchè Doors e J.Hendrix  arrivando poi ad artisti come Battiato e Loredana Bertè,Madonna e le Space Girl  che mi affascinavano molto nella propria immagine anticonformista.Oggi sono ispirato da nuovi artisti ma più che dall’immagine dal tipo di stile musicale .


Il tuo genere?

Nel corso della mia vita e dei miei viaggi ho imparato anche a conoscere altre linque e sperimentare vari generi musicali ,per tanto mi sono aperto all’inizio con il Raggae muffin e la Pizzica Salentina che erano i generi musicali più vicini alla mia cultura popolare e dialettale .Successivamente ricercando più intimamente le mie emozioni e idee personali ho aperto le mie vedute ad altri generi come il Pop italiano ,la musica Latina e qualche sperimentazione più Rock blues. Anche se sento,il mio, essere un  genere di cantautorato molto emotivo e passionale che esprimo in un nuovo linguaggio teatrale.Forse non posso definire totalmente il mio genere dato che compongo e scrivo ciò che provo e sono sempre preso da sbalzi d’umore .


Si può vivere senza musica?

Credo che come l’acqua l’aria e gli altri elementi di cui abbiamo bisogno per vivere anche la musica faccia parte di una esistenza umana che o ti piace o non ti piace la si usa .La cosa bella della musica è che esiste da una creazione come da un bicchiere che cade al soffio del vento e quindi è generata da elementi che esistono; è quindi una risorsa umana .


Cosa pensi del panorama musicale italiano?

Sono molto affascinato da nuovi suoni e stili musicali anche se a livello comunicativo e testuale non sono proprio di mio gusto . C’è attualmente una rivisitazione del passato anche se in maniera molto superficiale e per quanto riguarda la nuova generazione mi sembrano cantare tutti quasi allo stesso modo come se fosse uno standard attuale da copiare.