358 a 234. Questo l'esito della votazione da parte della Camera dei Comuni, che ha visto una maggioranza di 124 voti a favore del nuovo piano Brexit formulato da Boris Johnson, che vedrà il Regno Unito uscire dall'Europa entro il prossimo 31 gennaio.
Nel testo votato quest'oggi è stato inserito come termine ultimo per effettuare il periodo di transizione il 31 dicembre 2020.
Infatti, dopo che la Brexit sarà approvata, i rapporti tra Ue e Gran Bretagna non cambieranno finché non saranno concordati i nuovi trattati commerciali le cui discussioni dovranno essere concluse, almeno per Johnson, entro il 2020, un periodo di transizione che Bruxelles in passato aveva già ritenuto impossibile. Quindi, in base a ciò, non è da escludere che il pericolo di una hard Brexit sia stato del tutto scongiurato.
Il leader dei laburisti Jeremy Corbyn ha invitato i suoi parlamentari a votare contro il disegno di legge Johnson, dichiarando che c'era "un modo migliore e più giusto" per lasciare l'Ue. Sei di loro, però, hanno appoggiato il governo.
Quello odierno è il primo passaggio in Parlamento della legge che verrà poi discussa nuovamente dopo la pausa natalizia dal 7 al 9 gennaio.
Rispetto al precedente disegno di legge di ottobre, ritirato successivamente dal governo, il nuovo testo introduce alcune modifiche:
- l'impossibilità per il governo di prorogare il periodo di transizione oltre il 31 dicembre 2020,
- la possibilità di consentire ai tribunali del Regno Unito di riconsiderare le sentenze della Corte di giustizia europea,
- il resoconto annuale al Parlamento, da parte dei ministri interessati, in merito a eventuali controversie con l'Ue,
- l'abrogazione delle regole concordate in precedenza con l'Ue.