Italia è l'unico paese europeo che non dispone della figura professionale dello psicologo scolastico all'interno del personale scolastico. La presenza di un psicologo nella scuola italiana non è stabilita da una legge che ne garantisca l'inserimento in pianta stabile.

Le scuole possono scegliere se avvalersi o meno di questo servizio, attraverso accordi con le aziende sanitarie locali, gli uffici scolastici regionali, gli studenti e le loro famiglie, con il contributo di enti, istituti bancari, associazioni, genitori o con l'utilizzo del fondo della scuola, ma questa possibilità dipende dalle scelte e dalle disponibilità che variano da località e località.

Per questo motivo è stata presentata una proposta di legge firmata da Patrizia Marrocco (FI) e Mauro D'Attis (FI), presentata lo scorso ottobre e diffusa ieri alla Camera.

L'obiettivo di questa proposta è di sfruttare le esperienze acquisite negli anni per regolamentare e rendere stabile, nelle scuole di ogni area territoriale, la figura dello psicologo scolastico.

Per quanto riguarda il funzionamento, lo psicologo scolastico, secondo il testo della proposta, "lavora sotto la diretta responsabilità del dirigente scolastico e, su richiesta di quest'ultimo, fornisce pareri e suggerimenti scritti riguardo tutte le aree d'intervento. Su richiesta del consiglio di classe, il dirigente scolastico dispone la partecipazione del psicologo alle lezioni per osservare le relazioni interpersonali nella classe e migliorarne la qualità."

Inoltre, su indicazione del dirigente scolastico, lo psicologo potrà convocare i genitori e organizzare colloqui con le famiglie e con chiunque altro ritenga rilevante per lo sviluppo dello studente. Lo psicologo scolastico avrà accesso a tutte le informazioni sugli studenti in possesso della scuola presso cui lavora.

L'attività dello psicologo scolastico dovrà comprendere le seguenti attività:

a) supporto nell'inserimento, o reinserimento a seguito di periodi di lontananza, dell'alunno o studente all'interno del sistema scolastico;

b) sostegno alla costruzione della personalità degli alunni o studenti e allo sviluppo delle competenze emotive e sociali;

c) predisposizione di un ambiente di apprendimento responsabilizzante e motivante;

d) supporto al benessere degli alunni o studenti e del personale scolastico;

e) individuazione precoce delle situazioni di devianza, quali bullismo e cyberbullismo, e di disagio, quali disturbi alimentari e dipendenze, nonché dei bisogni educativi speciali;

f) supporto e formazione nei confronti dei docenti, con riguardo alle specifiche problematiche dell'età evolutiva e alle eventuali difficoltà relazionali esistenti all'interno della classe e tra docenti e alunni o studenti;

g) supporto e formazione, nei confronti del personale docente e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), per una migliore gestione delle situazioni di disagio;

h) consulenza psicologica rivolta alle famiglie per il supporto alla genitorialità;

i) interazione, ove richiesto, con le altre figure professionali che operano nell'ambito della scuola;

l) consulenza psicologica individuale e di gruppo per gli alunni o studenti, il personale docente e ATA e i genitori, finalizzata a ottimizzare le prestazioni scolastiche e le relazioni umane, a sostenere il processo di formazione e crescita dell'alunno o studente, a prevenire disagi, patologie e devianze e a valorizzare le responsabilità genitoriali nei percorsi formativi scolastici.

L'orario di lavoro dovrà avere una durata pari a trentasei ore settimanali e la sua retribuzione non potrà essere inferiore a quella di un docente al momento dell'immissione in ruolo e potrà essere incrementata solo a seguito di rinnovo contrattuale.

Potranno svolgere l'attività di psicologo scolastico gli psicologi iscritti all'ordine, in possesso di laurea magistrale in psicologia, con specializzazione quadriennale nello specifico settore dell'età evolutiva. Per l'attuazione di questa legge è prevista un'autorizzazione di spesa di 30 milioni di euro per l'anno 2023 e di 60 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2024.