Alla fine Trump ha capitolato e ha firmato la legge che in precedenza si era rifiutato di firmare annunciando che su di essa avrebbe posto il proprio veto. 

Il veto non lo ha posto e la legge l'ha infine firmata, anche se dopo alcuni giorni di ritardo.  È accaduto domenica sera.

Adesso, molte famiglie potranno avere il bonus da 600 dollari per ogni componente del nucleo familiare come ristoro alla crisi economica causata dal Covid, 14 milioni di americani riceveranno i sussidi di disoccupazione e gli uffici pubblici federali che da martedì avrebbero dovuto iniziare a chiudere per mancanza di fondi potranno continuare ad operare.

Come sopra riassunto, i capricci post elettorali di Trump avrebbero causato più di un problema agli Stai Uniti e alla sua coesione sociale. Per questo, oltre ai legislatori democratici, anche quelli repubblicani hanno spinto perché Trump rivedesse la sua decisione e firmasse la legge che conteneva le misure sopra riassunte.

Perché Trump lo abbia fatto, dopo tutto quanto aveva detto in precedenza, non è però chiaro a nessuno.

In compenso, dopo aver annunciato su Twitter buone notizie sulla "Covid Relief Bill", Trump ha dato anche appuntamento ai propri sostenitori a Washington per il 6 gennaio, rimandando alle prossime ore la spiegazione di ciò che ha in programma di fare in quel giorno. 

Il 6 gennaio non è un giorno qualunque. Il Congresso, infatti, con il proprio voto ufficializzerà definitivamente il risultato delle elezioni presidenziali del 3 novembre, confermando Joe Biden nell'incarico. Si tratta di una formalità, anche perché al Senato, i repubblicani che sono in maggioranza non voteranno compattamente contro il presidente eletto.

Ritornando agli aiuti per le famiglie in crisi a causa della pandemia, i democratici, sull'onda delle dichiarazioni di Trump, adesso stanno spingendo per aumentare i 600 dollari finora concessi ad almeno 2mila dollari. 

I repubblicani al Congresso, in precedenza, si erano opposti al pacchetto di aiuti e i 600 dollari attuali sono frutto di un compromesso. Adesso i legislatori GOP si trovano tra due fuochi, da una parte i democratici e dall'altra Trump, e nelle prossime ore dovranno decidere se aumentare o meno la cifra di aiuti concessa.