Giovedì 2 giugno circa 2mila ragazzi e ragazze, di cui molti minorenni, quasi tutti di origine nordafricana, si sono ritrovati a Peschiera del Garda, in provincia di Verona, per un raduno che era stato organizzato nei giorni precedenti tramite passaparola su TikTok. Nel corso del raduno, non autorizzato, molti dei partecipanti si sono resi protagonisti di violenze, risse, scontri con la polizia e in alcuni casi anche di molestie sessuali. 

Di quanto successo a Peschiera si è molto parlato in questi giorni, e nel fine settimana sono emerse le denunce di molestie da parte di cinque ragazze che giovedì avevano passato la giornata al parco divertimenti di Gardaland e stavano tornando a casa in treno, che parte proprio da Peschiera del Garda. Gli episodi ricordano molto da vicino quanto successo a Capodanno in centro a Milano, dove decine di ragazze hanno denunciato di aver subito episodi di molestie di gruppo da parte di ragazzi nord africani.

Ecco allora che secondo alcuni come il senatore di Fratelli d Italia, Giovan Battista Fazzolari, i due esipodi potrebbero essere entrambi casi della cosiddetta taharrush gamea. Questa espressione in lingua araba che significa letteralmente “molestia collettiva” che  designa un'aggressione sessuale di massa ai danni di una donna, che può anche sfociare nello stupro. La pratica è stata documentata per la prima volta in Egitto nel 2005, quando fu utilizzata dalle forze dell'ordine come strumento di repressione contro le donne che protestavano al Cairo a piazza Tahrir.

"I gravissimi episodi dello scorso 2 giugno, quando a Peschiera del Garda bande di giovani di origine africana hanno molestato sessualmente sei ragazze - ha dichiarato il senatore Fazzolari di Fdi - riportano alla mente gli analoghi fatti della notte di Capodanno a Milano. Violenze di branco, premeditate e organizzate secondo uno schema codificato, che si inquadrano nella cosiddetta "taharrush gamea", la criminale pratica che indica una molestia collettiva verso le donne che può arrivare financo allo stupro. Il tutto è avvenuto all'esito di una manifestazione, "L'Africa a Peschiera", accompagnata da risse, furti, danneggiamenti e devastazioni. Colpisce che l'allarme lanciato dai sindaci della zona, che per tempo avevano avvertito del pericolo il Ministero dell'interno e il Prefetto, sia rimasto inascoltato o, come minimo, sia stato sottovalutato.In occasione dei fatti di Milano il ministro Lamorgese, sollecitata da Fratelli d'Italia, aveva confermato che quegli episodi dovessero essere inquadrati nel fenomeno della taharrush gamea.A tale ammissione, purtroppo, non sono seguiti i fatti e non sono state adottate efficaci misure di prevenzione verso taluni contesti, come dimostrano drammaticamente i fatti di Peschiera. Fratelli d'Italia ha presentato ora una nuova interrogazione, a mia prima firma, al ministro Lamorgese, per chiedere che manifestazioni come quella di Peschiera o come i rave clandestini vengano monitorate o anche fermate, e per sapere come intenda garantire la sicurezza delle donne in occasione di manifestazioni di piazza o contesti affollati. Il ministro chiarisca inoltre il perché l'allarme dei sindaci sia rimasto inascoltato, anche alla luce dei gravi precedenti non lontani nel tempo".