Quel che oggi contava per Bagnaia era tagliare la linea del traguardo, almeno in 14.a posizione. Niente di più facile alla guida di una moto come la Ducati di questa stagione.

Così il pilota piemontese, dopo la "sportellata" ad inizio del secondo giro con il rivale Quartararo che ha fatto volar via un'aletta della sua GP22, si è ricordato quale fosse la cosa più importante in questo gran premio e si è messo a guidare come un vacanziere di mezza estate che sa che quel che conta è arrivare, anche se si fa con un po' di ritardo.

Quindi, nei successivi giri sul circuito del Ricardo Tormo, Bagnaia ha lasciato andar via chiunque lo avesse voluto superare, accontentandosi di tagliare il traguardo del GP della Comunitat Valenciana in nona posizione, cosa che gli ha consentito di vincere il mondiale piloti 2022 con 265 punti contro i 248 di Fabio Quartararo, che ha tagliato il traguardo al quarto posto.

Alex Rins ha salutato l'addio della Suzuki alla MotoGP con una bella e netta vittoria, ottenuta davanti a Brad Binder (KTM) e Jorge Martin (Pramac).

Ma poco importa della gara, visto che oggi è da celebrare il ritorno alla vittoria nella categoria più prestigiosa delle moto non solo di un pilota italiano, ma anche di un pilota italiano in sella ad una moto italiana: l'ultima volta era accaduto esattamente cinquanta anni fa, nel 1972, con Giacomo Agostini sulla mitica MV Agusta. 

Il 2022 era iniziato per Ducati e Bagnaia sotto i migliori auspici, ma le prime gare non avevano confermato le aspettative, dopo esser finito nella ghiaia in Qatar e 15° in Indonesia. 

Le vittorie di Jerez e del Mugello facevano sperare, ma le tre cadute a Le Mans, a Barcellona (non a causa sua e al Sachsenring lasciavano credere che Quartararo potesse bissare anche nel 2022 il successo ottenuto nella precedente stagione.
    
Dal GP di Olanda la buona sorte inizia ad arridere al pilota di Torino e alla scuderia di Borgo Panigale, mentre inizia ad andare tutto storto per il pilota francese e per la sua Yamaha. Bagnaia piazza quattro vittorie di fila e un secondo posto ad Aragon.

In Giappone però  cade all'ultimo giro, rifacendosi però a Buriram e in Australia, mentre in Malesia torna sul primo gradino del podio. 

L'ultimo pilota italiano a vincere in MotoGP era stato Valentino Rossi, che aveva ottenuto il nono titolo 13 anni fa, nel 2009. Anche Ducati era già stata iridata nel 2007, quando a vincere il titolo fu l'australiano Casey Stoner. 

Per Pecco Bagnaia, quello odierno è il secondo mondiale in carriera dopo quello del 2018 in Moto2 ottenuto a Sepang su una VFR46.