In crescita del 500% il numero delle aziende bulgare a partecipazione italiana negli ultimi 10 anni. Secondo la recente indagine di Confindustria Bulgaria, le imprese attive di italiani in Bulgaria sono oggi oltre novemila e danno lavoro a più di cinquantamila persone.
Tra i motivi della scelta del mercato bulgaro la tassazione societaria più bassa d’Europa, il sostegno per lo sviluppo dell'attività imprenditoriale e la presenza della rete istituzionale italiana. Inoltre la burocrazia è semplice e per aprire una società bastano poche ore e un euro di capitale.
In soli 20 giorni è possibile costituire una società in Bulgaria operativa al 100% in grado di emettere e ricevere fatture così come di importare ed esportare all'estero.
Le società a responsabilità limitata (OOD e EOOD) sono le più comuni forme di società commerciali in Bulgaria. La Camera di Commercio Italiana in Bulgaria è da più di dieci anni a fianco delle aziende, spalleggiandole con successo nei loro processi di internazionalizzazione, organizzando iniziative finalizzate ad agevolare l’accesso delle aziende italiane al mercato bulgaro e promuovendo contatti per la finalizzazione di affari svolgendo un’incisiva azione d’informazione e comunicazione, mediante un costante monitoraggio delle tendenze settoriali.
Nonostante il grande interesse, a causa della situazione politica incerta, della corruzione e dei servizi non all'altezza del Belpaese mancano i grandi progetti. Tanti italiani poi toccando con mano la realtà bulgara e comparandola con quella italiana ritornano sui propri passi.
I primi tre più grandi investitori italiani in Bulgaria sono: Unicredit, Miroglio, Marvex ed Italcementi.
Gli interscambi commerciali tra Italia e Bulgaria nel 2018 ha raggiunto la cifra record di 4,9 miliardi di euro, con una crescita del 10,2% rispetto all’anno precedente. Attualmente l'Italia è seconda come paese destinatario delle esportazioni bulgare dopo la Germania. La presenza di marchi italiani in Bulgaria é notevolmente cresciuta, trovando un sempre maggior favore da parte della clientela locale.
Sempre nel 2018 sono raddoppiati i grandi progetti esteri in Bulgaria, sono 50 i progetti esteri certificati dall'Agenzia per gli investimenti, per un totale di 340 milioni di euro. Si prevedono cinquemila nuovi posti di lavoro. La maggior parte degli investimenti esteri è nel settore dell'Information Technology.
Gli ottimi rapporti tra Italia e Bulgaria sono dovuti anche a ragioni storiche: l’Italia fu uno dei primi paesi a riconoscere l’indipendenza della Bulgaria nel 1879, anno al quale risale il primo accordo diplomatico fra i nostri due paesi.
Purtroppo tra le presenze di italiani in Bulgaria sono incluse società fittizie assolutamente illegali che hanno il solo scopo di evadere il fisco o di immatricolare auto risparmiando sui costi. Una pratica che sta diminuendo progressivamente per i sempre più raffinati controlli da parte delle autorità italiane. Sono moltissime le aziende bulgare di fatto italiane finite nel mirino della Guardia di Finanza.