Questo è quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in nuna intervista a Rtl France:

"Secondo le nostre informazioni, ci auguriamo che tra la fine dell'anno e l'inizio del prossimo, 3 o 4 vaccini possano essere gradualmente disponibili", aggiungendo che "la Commissione europea, a nome degli Stati membri, ha firmato numerosi contratti per garantire che quando i vaccini saranno disponibili, potremo beneficiare delle dosi di cui abbiamo bisogno".
Questo è quanto poi Michel ha aggiunto sull'argomento all'interno di una nota pubblicata sul sito del Consiglo europeo:

"L'Europa è stata in prima linea negli sforzi straordinari che sono stati compiuti nella ricerca di un vaccino a livello mondiale. E si è impegnata in tali sforzi non solo per se stessi, ma anche per il resto del mondo, e in particolare per conto dei paesi più vulnerabili, sostenendo il principio di assimilare i vaccini anti-COVID-19 a un bene pubblico, accessibile a tutti e universalmente disponibile.Tuttavia, la nostra strategia e i nostri sforzi devono andare oltre lo sviluppo e la commercializzazione dei vaccini. Dobbiamo evitare il caos a tutti i costi; dobbiamo definire i criteri per la distribuzione dei vaccini tra i vari paesi d'Europa. È anche importante identificare i gruppi prioritari a cui devono essere somministrati i vaccini. Quelle più vulnerabili (persone anziane, persone con malattie croniche, ecc.), Insieme agli operatori sanitari, sembrerebbero prioritarie e ovvie. Ci richiede ancora di prendere una decisione e attuare quella decisione insieme.Infine, la varietà di vaccini che si prevede di introdurre nel corso dei prossimi mesi presenterà problemi logistici a cui anche noi dobbiamo essere preparati. Alcuni vaccini saranno monodose, mentre altri richiederanno due dosi. Alcuni potranno essere conservati nei normali frigoriferi, mentre altri dovranno essere mantenuti ad una temperatura di diverse decine di gradi sotto lo zero. Tutto questo creerà su larga scala problemi di organizzazione e distribuzione che devono essere progettati e gestiti già oggi.La campagna di vaccinazione richiederà anche quadri di supervisione, in particolare per monitorare l'efficacia e gli eventuali effetti collaterali dei vaccini. Ciò è particolarmente importante se si considera che un vaccino richiede generalmente dieci anni per svilupparsi, non solo uno ... Dobbiamo anche prestare grande attenzione alla comunicazione pubblica e alla lotta alla disinformazione. Se troppe persone hanno paura del vaccino, l'intera operazione potrebbe essere compromessa".