Domande:
1. Cosa si intende per ICT?
ICT è un acronimo ed il significato tradotto alla lettera sta per “Informazione e comunicazione tecnologica”, ma questa espressione introdotta nell’ambito delle aziende sanitarie vale molto di più, ovvero acquista una manifestazione di coinvolgimento delle persone (operatori e pazienti), sviluppo, innovazione efficienza efficacia, economicità in ogni settore, dall’amministrazione alla clinica.
2. Quale ruolo potrebbe svolgere l’ICT nello sviluppo di processi di comunicazione nel settore sanitario?
allows for richer communication between the patient andConsente una più ricca comunicazione tra i pazienti ethose involved in their health. coloro che sono coinvolti nella loro salute
sviluppa una superiore autonomia nei pazienti a domicilio
garantisce il diritto alla parità di trattamento sanitario tra i cittadini
diminuisce i costi dei servizi erogati
consente la creazione di database sanitari per indagini statistiche ed epidemiologiche
aumenta il livello e la qualità delle informazioni verso i cittadini-utenti
ottimizza il sistema di prenotazioni delle prestazioni e le standardizza
facilita il primo soccorso (es. utilizzando la telemedicina per trasmettere ECG).
Vi sono anche aspetti negativi legati all’ICT:
il rapporto umano tra paziente e sanitario (infermiere e medico) diventerebbe più freddo e distanziato
vi potrebbe essere un utilizzo errato delle informazioni mediche da parte dei pazienti
una difficoltà di effettuare controlli e monitorare il feedback delle informazioni trasmesse.
3. Quali sono i principali limiti legati all’impiego di strumenti di ICT in sanità (confronto internazionale)
Principalmente problematiche etiche legate al fatto che il rapporto tra paziente e sanitario è per definizione umano, dialogico e prescrittivo, essenzialmente basato sulla “relazione d’aiuto” e quindi: l’accoglienza, l’ascolto, il trattamento e la rassicurante presenza di una figura di riferimento, che di conseguenza genera il concetto di “presa in carico” (concetto chiave: to cure e caring), poi l’arretratezza tecnologica e mancanza di una legislazione di riferimento, approccio problematico con nuovi sistemi e nuovi strumenti, ostacoli nell’utilizzo del PC come strumento di comunicazione, fatica nel superare la logica del lavoro per attività a favore del sistema per processo, tutto questo a causa di molti fattori, come ad esempio: mancanza di tempo, resistenze di carattere psicologico, senso di insicurezza rispetto alle nuove modalità operative, paura di un mutamento della propria mansione.
4. Quali sono i possibili costi diretti ed indiretti legati all’impiego di strumenti di ICT in sanità?
È molto costoso mantenere pazienti ricoverati in ospedale, quindi:
1. Sicuramente la cura delle persone nelle loro case diminuirebbero notevolmente i costi indiretti, per la conseguente riduzione di spazi ed infrastrutture e loro annessi e connessi (riscaldamento, climatizzazione, pulizia, confort, luce, ...) utilizzate dall’azienda sanitaria.
2. Certamente diminuirebbero i costi diretti per l’assistenza ai pazienti, siccome si ridurrebbe il numero del personale (infermieri, medici ed operatori di supporto) all’interno dell’azienda sanitaria.
È anche molto costoso mantenere aggiornato l’apparato tecnologico, perché si evolve costantemente, di conseguenza:
1. aumenterebbero i costi indiretti per aggiornamento software e hardware.
2. aumenterebbero i costi indiretti per l’aggiornamento del personale.

Utilizzando l’ICT in sanità, il costo pieno, sarebbe inferiore di quello attuale.