"Si potrebbe chiamare cronaca di un rinvio annunciato. Questo non va bene, Patrick è bloccato nelle maglie di un sistema giudiziario che prima lo ha tenuto per 22 mesi in attesa del processo e ora lo sta trattenendo dentro un processo che non si sa quando finirà".

Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha commentato all'0genzia Ansa la notizia dell'ennesimo rinvio, stavolta al 21 giugno, del processo in corso a Mansura a carico di Patrick Zaki.

"La mia esperienza mi dice che sarà rinviata. La cosa buona è che ora sono libero e spero che sarò libero anche alla fine. Spero di vedervi di nuovo".

Queste, invece, le parole di Patrick Zaki prima dell'inizio dell'udienza.

Quella di stamattina era la quinta udienza del processo a carico di Patrick Zaki, libero dallo scorso 8 dicembre dopo 22 mesi di custodia cautelare. Il ricercatore egiziano dell'Università di Bologna è accusato di diffusione di notizie false ai danni dell'Egitto per aver scritto un articolo su alcuni casi di discriminazione di cristiani egiziani.