Nei porti ucraini di Chornomorsk e Odessa ad oggi è immagazzinato circa un milione di tonnellate di cereali, secondo quanto dichiarato ieri sera dal presidente Zelensky, che ha ricordato che questo è cibo che era destinato in Africa e in Asia.
Nei pesanti bombardamenti cui ieri i russi hanno sottoposto le città portuali di Chornomorsk e Odessa, è andato distrutto un terminal che conteneva 60mila tonnellate di cereali, che avrebbero dovute essere spedite in Cina.
Seppure in maniera sensibilmente ridotta, rispetto a ieri, anche oggi si sono registrati bombardamenti in quelle due città.
In risposta, il ministero della Difesa ucraino ha dichiarato che dalla mezzanotte del 21 luglio tutte le navi sul Mar Nero dirette verso porti russi o porti occupati dalla Russia saranno trattate come navi che trasportino materiale militare... "con tutti i rischi associati".
In pratica, se Kiev non può esportare il grano tramite il Mar Nero, gli ucraini adesso minacciano di affondare qualunque nave mercantile diretta in Crimea o in uno qualsiasi dei porti russi che si affacciano sul Mar d'Azov e sul Mar Nero. È una minaccia a vuoto? All'Ucraina sono stati consegnati missili Harpoon che hanno la capacità di affondare navi militari... figuriamoci delle navi mercantili. Però, la loro gittata è abbastanza limitata, non superando i 120 Km. Pertanto, è presumibile considerarli come arma difensiva anti-sbarco, a protezione della regione di Odessa.
Ma, gli ucraini sono dotati anche di droni acquatici di superficie e, come dimostra l'ultimo attacco al Ponte di Crimea, sembra non abbiano problemi nel riuscire a coprire il tratto di mare dal Mar Nero al Mar d'Azov.
"La Federazione Russa ha violato ancora una volta brutalmente il diritto universale alla libera navigazione per tutto il mondo e sta deliberatamente minando la sicurezza alimentare, condannando milioni di persone alla fame", si legge nel comunicato del ministero della Difesa ucraino. "... Il destino dell'incrociatore Moskva dimostra che le forze di difesa dell'Ucraina hanno i mezzi necessari per respingere l'aggressione russa in mare", prosegue il comunicato.
Secondo il Washington Post l'Ucraina avrebbe già iniziato a utilizzare le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti contro le postazioni nemiche nei pressi di Bakhmut.
Nel frattempo, in Bielorussia, i mercenari della Wagner e l'esercito di Minsk hanno iniziato un'esercitazione di alcuni giorni nell'oblast di Brest, vicino al confine polacco. In risposta, il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak ha dichiarato che il confine della Polonia con la Bielorussia sarà rafforzato con due brigate militari.
Il presidente russo Vladimir Putin ha prorogato fino alla fine del 2025 la durata effettiva del suo precedente decreto presidenziale che limitava le importazioni e le esportazioni di specifici prodotti e materie prime in risposta alle sanzioni occidentali.