Lo aveva preannunciato alla festa dei 10 anni dalla nascita di FdI, la settimana scorsa, e il ministro Fitto è stato di parola: Il governo ha raggiunto tutti i 55 obiettivi previsti dal Piano di ripresa e resilienza con scadenza 31 dicembre 2022. E l'impresa era tutt'altro che facile, considerando che all'arrivo del nuovo governo a fine ottobre, gli obiettivi cetrati erano solo 25, come giustamente fatto notare dal ministro Raffaele Fitto. 

"Questo risultato è il frutto di un importante lavoro di squadra impostato anche sulla base di un dialogo costruttivo attivato a livello politico con la Commissione Europea che ha consentito, tra l’altro, il superamento di alcune criticità connesse al raggiungimento di qualche obiettivo. Per riuscirci è stato cruciale ridare centralità alla Cabina di Regia, luogo di coordinamento e impulso, come voluto dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ringrazio. Oltre al premier rivolgo un ringraziamento a tutti i Ministri, le Regioni e gli enti locali, per la collaborazione assicurata e auspico che la stessa sinergia sostenga il conseguimento dei prossimi obiettivi. A tal proposito nel mese di gennaio trasmetteremo al Parlamento, come previsto dalla normativa, la relazione semestrale sull’attuazione del Pnrr",

ha detto Fitto annunciando l'importante traguardo raggiunto a poco più di due mesi dall'insediamento.

In poco più di 60 giorni sono stati adottati: 2 decreti legislativi (adottati i pareri delle Camere e della Conferenza Stato-Regioni e Unificata); 12 decreti ministeriali; 3 interventi normativi in Legge di Bilancio.

"L’azione di impulso e coordinamento ha consentito di - riferisce una nota diramata dal ministero guidato da Fitto  - Istituire e rendere operativa l’agenzia Cybersecurity; Completare il Polo Strategico Nazionale destinato ad ospitare i dati e i servizi strategici di P.A. centrali, locali e strutture sanitarie (transizione digitale); Adottare gli atti attuativi della riforma dei servizi idrici; Costituire e rendere operativa la società 3I (Inps, Inail e Istat); Completare l’approvazione della riforma dei servizi pubblici locali; Ridurre gli oneri di sistema impropri dalle bollette energetiche; Completare la riforma della scuola; Convocare 2 riunioni della Conferenza Stato-Regioni e Unificata per acquisire tutti i pareri necessari all’adozione degli atti e dei decreti; Adottare in Consiglio del Ministri il nuovo Codice dei Contratti pubblici; Completare tutti gli adempimenti connessi alla riforma dell’amministrazione fiscale; Adottare il Piano nazionale e una road map attuativa per la lotta al lavoro sommerso."

Un risultato tutt'altro che scontato, come aveva anche detto lo stesso ministro dopo pochi giorni dal suo insediamento, ma che rappresenta molto bene la serietà e l'impegno con cui il ministero degli Affari regionali, guidato da Fitto, a cui è stata affidata l'importantissima delega sui fondi del PNNR e il governo si stanno impegnando anima e corpo su una questione chiave per il rilancio del nostro paese.