Nell'ultimo mese del 2020 la stima del dato congiunturale del fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, è stata registrata dall'Istat in aumento del +1%. Anche per gli ordinativi l'incremento congiunturale è positivo, pari al +1,7%. 

Ciò è dovuto, per quanto riguarda il fatturato, ad una crescita del mercato interno del +2%, mentre quello estero si è ridotto del -1%. Anche per gli ordinativi l'incremento congiunturale è dovuto al mercato interno (+6,5%), mentre quello estero è in calo del -4,9%.

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a dicembre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l'energia (+10,6%), per i beni strumentali (+1,5%) e per i beni di consumo (+0,6%); per i beni intermedi si rileva, invece, una flessione del -0,6%.

Per quanto riguarda l'andamento trimestrale, nel quarto trimestre del 2020 l'indice complessivo del fatturato dell'industria è cresciuto del +0,8% rispetto a novembre, mentre gli ordinativi del -2,6%.


Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di dicembre 2019), il fatturato in termini tendenziali diminuisce del -0,5%, con un incremento del +1,7% sul mercato interno e un calo marcato del -4,6% per quanto riguarda quello estero.

Con riferimento al comparto manifatturiero, il settore dei mezzi di trasporto registra la crescita tendenziale più rilevante (+38,9%), seguito dall'industria metallurgica (+7,1%), mentre il comparto tessile e dell'abbigliamento e le raffinerie segnano le performance peggiori (rispettivamente -19,4% e -30,7%).

Sempre in termini tendenziali l'indice grezzo degli ordinativi cresce del +7%, con aumenti su entrambi i mercati (+7,8% quello interno e +5,8% quello estero). I maggiori incrementi si registrano nella metallurgia (+15%) e nell'industria dei macchinari e delle attrezzature (+12,6%), mentre i peggiori risultati si rilevano per le farmaceutiche (-5,8%) e per l'industria tessile e dell'abbigliamento (-12,6%).