Per i mercati emergenti la gestione della crisi Covid è stata complicata, dal momento che partivano da problematiche preesistenti. Adesso che sono sulla via della ripresa, ci sono due fattori che minacciano di rallentarla. Stiamo parlando della crisi energetica e dell'inflazione.
Negli ultimi tempi i prezzi del settore energia hanno cominciato a crescere a ritmi sostenuti, con il petrolio che ha superato quota 80 dollari al barile, come non succedeva da alcuni anni. Stesso andamento al rialzo anche per i prezzi di gas e carbone.
Tutto questo crea un effetto domino le cui conseguenze, negative, vanno a farsi sentire a valle dei processi produttivi con, ad esempio, il costo dei fertilizzanti che è schizzato verso l’alto e che finirà per coinvolgere anche i prezzi di molti prodotti alimentari, già cresciuti in modo evidente negli ultimi mesi.
L’inflazione nei paesi emergenti fa poi sentire i suoi effetti in maniera ancor più evidente, perché il reddito medio della popolazione è basso, con la conseguenza di turbolenze sociali.