«Sono stato espulso per 15 giorni dalla Camera dei deputati per aver protestato contro i vitalizi e contro le pensioni d'oro dei parlamentari. Le nostre azioni, forti ma assolutamente non violente, ci permettono di far capire al Paese il livello di oscenità che si consuma all'interno del Parlamento. Per me è un onore essere sanzionato dagli stessi che salvano i condannati come Minzolini. Ovviamente sfrutterò la sanzione per girare tutta l'Italia. Lorsignori non hanno ancora capito che provando ad indebolirci in realtà ci rafforzano. A riveder le stelle!»

Ed effettivamente, Alessandro Di Battista meglio non poteva riassumere le sanzioni comminate dall'Ufficio di Presidenza della Camera ai deputati del Movimento 5 Stelle che lo scorso 22 marzo avevano inscenato una protesta, abbastanza accesa, sui vitalizi. Protesta che in parte è avvenuta in Aula, durante la seduta per il question time poi sospesa, in parte fuori con alcuni deputati che avevano cercato di fare irruzione nell'Ufficio di Presidenza.

Le sanzioni votate da tutti i membri dell'Ufficio di Presidenza, ad eccezione dei rappresentanti dei 5 Stelle, hanno avuto come conseguenza la sospensione dai lavori della Camera per oltre 40 deputati pentastellati, per una media di circa 15 giorni, a partire dal prossimo 6 aprile.

Nel dettaglio: "10 giorni è la sanzione a chi ha esposto i cartelli #SiTengonoIlVitalizio; 12 giorni per chi ha protestato sotto i banchi della presidenza; 5 giorni per chi ha aspettato fuori l'Ufficio di Presidenza solo per guardare in faccia coloro che avevano votato per tenersi il vitalizio mascherato e 15 giorni la sanzione per chi ha tentato di entrare."

Questo il resoconto sul blog di Beppe Grillo che, come è naturale che sia, indica quanto accaduto come una specie di onorificenza al merito per coloro che hanno protestato sui vitalizi della casta dei parlamentari.

E così i 5 Stelle possono permettersi di urlare che "gli italiani sappiano che mentre loro faticano ad arrivare a fine mese e devono fare una vita di lavoro per prendere uno straccio di pensione, alla Camera e al Senato si prendono la pensione dopo soli 4 anni e 6 mesi su una poltrona e ci sono ancora tantissimi ex deputati ed ex senatori che prendono vitalizi d’oro.

La sospensione è stata decisa dagli stessi deputati che il 22 marzo scorso in Ufficio di Presidenza hanno bocciato la nostra proposta di abolire la pensione privilegiata dei parlamentari attualmente in carica e di applicare loro la legge Fornero, esattamente come tutti i normali cittadini.

E invece no, si sono tenuti stretti la pensione che scatterà a settembre e in più, per lavarsi la coscienza, hanno approvato una delibera bluff, spacciandola come riforma dei vitalizi. Ma vi stanno prendendo in giro: con la complicità della stampa, vi vogliono far credere che hanno tagliato fino al 40% dei vitalizi, ma è una bufala!

Quello che hanno deciso è di prelevare 100 euro l’anno a chi prende 71mila euro di pensione all’anno! I tagli sono sulle eccedenze e non sulla cifra totale: chi prende una pensione d’oro continuerà a prenderla, questa è la realtà.

Sappiano, questi signori, che ogni giorno di sospensione è una medaglia che ci appuntiamo al petto."

Se poi, come al solito, qualche pseudo politologo si domandi del perché i 5 Stelle hanno così seguito tra la gente, la risposta è spiegata nei contenuti sopra riportati, che valgono solo come esempio di quanto accade in Italia... giornalmente.