"Mi chiamo Valentina, ho 19 anni e sono cresciuta in Italia. Quando ero piccola ero spesso vittima di razzismo, ma ho sempre provato a giustificare quei casi dicendomi che probabilmente l'Italia non era ancora abituata al multiculturalismo. Col tempo gli episodi di razzismo sono quasi andati ad estinguersi nei miei confronti, c'erano sempre dei ragazzi che per strada mi urlavano "mangiariso di mer.a" o addirittura "cinese", perché come ben sappiamo essere CINESI deve essere vergognoso.

Oggi invece ho avuto la prova che il razzismo esiste ancora, soprattutto tra i ragazzini.

Stavo tornando a casa da Mestre, e mentre aspettavo al binario questi ragazzini continuavano a importunarmi dicendomi "prova a pronunciare la R, tanto non riesci incapace". Ho provato a ignorare, non è la prima volta che succede nella mia vita, sono solo dei ragazzini. In treno però, dopo che è passato il controllore, hanno iniziato ad esagerare, facendomi versi razzisti e sessisti, al che non ho più tollerato e ho iniziato a rispondere a tono. Questi, probabilmente molto frustrati, hanno iniziato a dirmi "magnamer.a tornatene al tuo paese", "ma cosa dici che ti abbiamo rotto la minc..a se hai la fi.a, o in Cina vi trapiantano il ca..o da piccole?", "Succhiamelo put..na che tanto so che ti piace farlo", e altre cose simili che mi stanno facendo venire gli occhi lucidi solo a rimembrare.

Dopo un po' hanno smesso, ma prima di scendere (sono scesi a Padova, io dovevo scendere più avanti) hanno pensato bene di sputarmi addosso e farmi il dito medio fuori dalla carrozza.

Non so cosa dire, sono avvilita, soprattutto perché forse non si potrà fare nulla".


Questo è quanto è accaduto sabato ad una ragazza cinese che da Venezia, dove studia all'Universita Ca' Foscari, stava tornando a casa in treno. La foto in alto dimostra l'eroico gesto dei razzisti. 

Che si continui a dire che fatti come questo, non certo isolati, non abbiano nulla a che fare con la campagna d'odio contro gli stranieri alimentata dalla propaganda dei cosiddetti sovranisti va ben oltre il ridicolo, ed è due volte insopportabile il fatto che questa venga tollerata, e pertanto alimentata, da pseudo giornalisti conniventi che continuano a negarlo.