Regime impenetrabile e fermo ai rigidi valori della juche, la Corea del Nord è tornata al centro dell'attenzione non solo per le mire belliche ma anche per l'assassinio di Kim Jong-nam, fratellastro dell'attuale leader Kim Jong-un.
L'uomo viveva in esilio dal 2001, a seguito di un tentativo di visita in Giappone finito male, in quanto sprovvisto di regolare passaporto. Da erede designato alla carica di leader, Jong-nam si è ritrovato fuori da ogni attività di Pyongyang.
Proseguono le indagini sulla sua morte, avvenuta nell'aeroporto di Kuala Lumpur, in attesa di imbarcarsi su un aereo per Macao, in seguito ad un avvelenamento da parte di due donne.
Le presunte omicide, secondo alcune fonti di agenzie, sarebbero già morte, anch'esse assassinate.