Egregi, come ben sappiamo negli ultimi anni il nostro territorio è stato più volte sconvolto da calamità quali inondazioni terremoti e frane, il Corpo Nazionale sempre presente ha dimostrato notevoli capacità di gestioni emergenziale e soprattutto negli ultimi periodi una notevole crescita nel campo delle innovazioni tecnologiche basti pensare ai Sapr, al modulo Dedalo e al Georadar.

Proprio quest’ultimo in occasioni gravose si è rivelato strumento utilissimo per il monitoraggio sia strutturale che di movimenti franosi ponendo un occhio vigile agli operatori impegnati nei soccorsi.

In questi giorni apprendiamo che ad Alpago Provincia di Belluno un movimento franoso a costretto l’evacuazione di un intera frazione. I nostri colleghi negli ultimi giorni sono rimasti impegnati nell’effettuare il recupero beni senza però l’ausilio di un prezioso strumento quale il Georadar che sicuramente avrebbe permesso gli stessi di lavorare in modalità più sicura dato che lo stesso è dotato di software sia per i monitoraggi strutturali che per i fronti frana, su quest’ultimi con l’ausilio dei Sapr può anche integrare i modelli digitali del terreno e con opportune configurazioni avviare gli allert non solo agli operatori addetti ma anche alle sale operative e al CON rendendo molto più sicuro ed eventualmente più efficiente e rapido un successivo intervento e invio mezzi.  

Si è preferito in non si sa quale modo, di affidare questo compito ad enti esterni e alla protezione civile quando i VVF hanno ad oggi spiccate doti e strumenti per effettuare queste operazioni in completa autonomia e con ampie capacità.

Questo ci porta a pensare che nonostante tutti gli sforzi veniamo ancor oggi additati come facchini per enti esterni. Inoltre come da mesi stiamo scrivendo abbiamo al nostro interno un numero considerevole di laureati (in questo caso geologi) che potrebbero essere inseriti tramite concorso interno in ruoli specifici come questo del monitoraggio delle frane nel servizio tecnico urgente.

Certi che i nostri dirigenti abbiano a cuore la volontà di dimostrare quanto valiamo chiediamo lumi in merito al mancato uso di tali strumenti ed un piano operativo per portare al nostro Corpo il valore che merita.

Il Portavoce Comitato Laureati Arch. Maurizio Ulisse