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Romano La Russa è dalla parte della polizia, sempre... a parte quel giovedì del 12 aprile 1973

Così si è espresso l'assessore regionale alla Sicurezza, il (post) camerata di FdI Romano La Russa, fratello del presidente del Senato Ignazio Benito Maria, durante una seduta del Consiglio della Lombardia sulle manganellate date da dei poliziotti a Pisa a degli studenti minorenni e disarmati:

"Gli studenti di Pisa? Li usate come avanguardia delle spranghe che 50 anni fa usavano i loro nonni. ... Datevi una calmata. Abbiamo vinto le elezioni. In Italia governa la destra e la destra difenderà sempre la polizia".

Per il (post) fascista la Russa, la polizia ha sempre ragione... evidentemente anche quando sbaglia, come hanno confermato - in relazione ai fatti di Pisa - il presidente della Repubblica, il ministro dell'Interno e il capo della Polizia. E naturalmente, lui, sta sempre dalla parte della polizia.

Colui che sta sempre dalla parte della polizia, il 12 aprile 1973 partecipò alla manifestazione organizzata dal Movimento Sociale Italiano contro quella che veniva definita violenza rossa, in cui furono lanciate due bombe a mano SRCM Mod. 35, una delle quali uccise il poliziotto di 22 anni Antonio Marino. Romano La Russa finì a San Vittore per adunata sediziosa e resistenza alla forza pubblica.

L'evento verrà ricordato come il giovedì nero di Milano. Ignazio La Russa, che all'epoca era segretario provinciale del fronte della Gioventù (i giovani missini) fu indicato come uno dei responsabili morali del lancio delle bombe. 

Ecco chi è dalla parte della polizia... sempre!




Crediti immagine: twitter.com/gbarbacetto/status/1767926560659480881/photo/1

Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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