Parlare oggi di Zenzero è un po' come parlare del meteo. E' diventato ormai una vera e propria star che spazia dal campo alimentare a quello salutistico sino a quello cosmetico.

Successo che è sicuramente meritato per le tante virtù che lo contraddistinguono anche se come succede spesso in questo casi, si tende a generalizzare considerandolo quasi come una panacea di ogni male o addirittura come elisir di lunga vita.

Vediamo quindi di fare un po' di chiarezza e ricondurlo a quelle che sono le sue principali proprietà in cui può diventare davvero un potentissimo alleato da ricercare in erboristeria.

Anzitutto lo Zenzero è originario dell'estremo oriente, coltivato sopratutto in Cina e nei paesi tropicali dell'Asia.
Della pianta viene utilizzato il rizoma che è ricco di olio essenziale (in particolare di sesquiterpeni e alcoli) e di una serie di composti chiamati gingerolio shogaoli, responsabili dell'aroma acre e delle sue attività biologiche.

A livello dell'apparato digerente stimola i normali movimenti peristaltici di stomaco e intestino, esplicando anche un buon effetto antinausea e antivomito con probabile azione sul Sistema Nervoso Centrale, in particolare sui recettori per dopamina e serotonina.
Per queste proprietà alcuni estratti di Zenzero sono stati utilizzati con successo come gli antistaminici nella prevenzione del vomito da viaggiatore.

Lo Zenzero poi svolge un'importante azione protettiva della mucosa gastrica ed è anche indicato come rimedio naturale per persone affette da artrite.

La polvere dello Zenzero è utilizzata in integratori naturali che si possono reperire in erboristeria sotto forma di estratto secco ma va sempre prestata attenzione alla titolazione in gingeroli. Come posologia media sono indicati 200 mg un paio di volte al giorno.

E' oramai accettato e provato scientificamente l'utilizzo di Zenzero per prevenire la nausea da gravidanza, sia in forma di estratto secco ma forse ancora meglio, come Zenzero candito senza aggiunta di zuccheri. Questo tipo di prodotto può essere sciolto lentamente in bocca liberando tutti (e solo quelli) i principi attivi contenuti naturalmente nel rizoma.

Va usata cautela nell'utilizzare la pianta in associazione a farmaci antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti per la possibile sommatoria degli effetti. In questi casi è bene sempre consultarsi con un medico esperto in Fitoterapia.

 

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