Due nuove acquisizioni di opere di Antonio Del Donno
Ancora acquisizioni di opere del maestro beneventano da parte di enti che ne apprezzano il valore artistico e reputano importante inserirle nelle proprie collezioni.
Come ha fatto la Fondazione CRTrieste, che porta avanti le attività non lucrative della vecchia Cassa di Risparmio di Trieste, svolgendo attività in numerosi campi, tra i quali il volontariato, la ricerca e la cultura e risultando soggetto di riferimento nello sviluppo socio-economico della città di Trieste e del suo territorio. E nell’ambito della cultura un posto di rilievo è occupato dalla collezione artistica di proprietà, che comprende circa 1.200 opere, tra artisti del territorio locale e artisti di respiro nazionale e internazionale, quali Leonor Fini, Michele Cascella, Vincenzo Irolli, Arnaldo Pomodoro e il futurista Tullio Crali.
Risalta, pertanto, in questo contesto, l’acquisizione di un’opera di Antonio Del Donno, artista la cui figura risulta sempre più importante nel panorama attuale, soprattutto per la crescente presenza di sue opere in grandi Musei ed enti nazionali e internazionali. E altre opere del maestro beneventano sono state acquisite dall’Università Telematica Pegaso, importante polo universitario privato, con corsi di storia dell’arte e un forte impegno nell’ambito della cultura. A tale proposito, sono da ricordare i documentari prodotti dall’Università sui palazzi d’epoca italiani sedi dei centri Pegaso.
Acquisizioni di opere da parte di banche, università, musei ed enti istituzionali, presenza sui social, nelle televisioni private, nei libri scolastici, testi dedicati: appare chiaro come l’opera di Antonio Del Donno stia vivendo un momento di grande apprezzamento e riscoperta da parte del pubblico e degli estimatori. Questo grazie anche all’attenta attività dell’Archivio Antonio Del Donno, che svolge una proficua opera di tutela e valorizzazione dei lavori del maestro.
I grandi artisti, quelli oggi considerati “storici”, vedono sempre più accresciuto il proprio valore e alcuni di essi risultano essere stati dei veri e propri anticipatori della modernità. Antonio Del Donno, definito da Achille Bonito Oliva un “artista italiano classicamente moderno” rientra di diritto tra gli artisti storici, ma riesce nel contempo a manifestare oggi tutta la sua modernità.