Con l’adozione della G20 Rome Leaders' Declaration, si è concluso il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi del G20, che si è tenuto a Roma, presso il Roma Convention Center “La Nuvola”. 

Al termine dei lavori, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto la tradizionale conferenza stampa conclusiva in cui premier ha espresso la propria soddisfazione guardando, come si dice in casi simili, al bicchiere mezzo pieno commentando gli accordi raggiunti relativi a tutti i temi in discussione:

"Non è stato facile raggiungere un accordo, ma è stato un successo. Questo vertice mi rende fiducioso sulla capacità che il G20 sembra aver trovato di fronte a sfide epocali. ... Abbiamo riformato il sistema di tassazione internazionale per garantire che tutte le società paghino la giusta quota di tasse, un risultato inseguito per decenni e mai riuscito prima. ... Per la prima volta i Paesi del G20 si sono impegnati a contenere il riscaldamento climatico entro gli 1,5 gradi, con azioni serie e immediate e un impegno a medio termine. ... Anche sul carbone i finanziamenti pubblici internazionali per una nuova capacità di generazione elettrica non andranno oltre la fine di quest’anno".

In realtà, per quanto riguarda il problema del surriscaldamento globale, sulle emissioni zero non c'è stata una convergenza univoca di tutti i Paesi verso il 2050 come data invalicabile per arrivare al contenimento del surriscaldamento entro 1,5° C, ma Draghi si è comunque dichiarato soddisfatto:

"Rispetto alla situazione precedente l’impegno è oggi più verso il 2050. Non c’è una data precisa, ma prima l’impegno per il 2050 era assolutamente assente e quindi c’è stato uno spostamento".

Alcuni Paesi del G20, tra cui la Russia rappresentata dal ministro degli Esteri Sergej Lavrov, hanno invece hanno indicato una data limite nel 2060. 

"Il G20", ha poi aggiunto Draghi, "è stato un summit di successo, come ha detto il presidente americano Biden, perché siamo riusciti a mantenere vivi i nostri sogni e le nostre promesse di riduzione delle emissioni, traguardo non scontato visto che sembrava che i Paesi emergenti non avessero intenzione di assumere altri impegni. Il giudizio finale però, come ci ricordano gli attivisti e soprattutto i più giovani di loro, si formula sulla base di quello che facciamo e non di quello che diciamo. ...Il G20 si è mosso nella stessa direzione indicata da Papa Francesco, un alleato per tutto ciò che riguarda il clima e la conservazione della Terra, come mostrato dall’enciclica Laudato si'. Credo che il G20 sia andato in quella direzione e credo veramente che in tutti gli interventi traspariva la preoccupazione e la consapevolezza che ciò che si fa su questo fronte è per il futuro di tutti“, ha aggiunto il capo del governo italiano. Per Draghi il G20 di Roma ha permesso di “mantenere vivi i sogni” rispetto al clima e alla tutela del pianeta".

Si guarderà anche ai Paesi poveri in  termini di aiuti sia per il cambiamento climatico che per i vaccini:

"Contro il cambiamento climatico", ha ricordato Draghi, "si potrà usare un’ulteriore allocazione dei diritti di prelievo speciali, almeno questa è la proposta della Francia che noi abbiamo sostenuto. In qualsiasi caso, l’Italia ha annunciato oggi il proprio stanziamento per un importo di 1,4 miliardi di dollari ogni anno per cinque anni: quindi in totale sono 7 miliardi. ...All’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ci sarà una discussione, su proposta della Commissione europea, per permettere la produzione di vaccini nei Paesi che più ne hanno bisogno, come a esempio in Africa. ...  L'obiettivo è vaccinare il 40 per cento della popolazione mondiale entro quest’anno e il 70 per cento entro metà del 2022. ... Il problema, al momento, non è la produzione di vaccini, che in questo momento è sufficiente” ma la logistica, ovvero “la capacità di consegnare le dosi di siero nei Paesi giusti e di inocularli alle persone giuste".

I lavori odierni sono stati preceduti  da una passeggiata nel centro di Roma con i leader del G20 che si sono poi riuniti per una foto di gruppo davanti alla Fontana di Trevi, dove non hanno potuto sottrarsi all'immancabile lancio della monetina, una moneta da 1 euro coniata in Italia, raffigurante sul retro l’uomo vitruviano, simbolo di questo G20.