Sicurezza a Perugia, la politica comunale si è arresa: ecco perché ha voluto l’Esercito nelle nostre strade!
Dal 7 di settembre a Perugia, il quartiere di Fontivegge, è presieduto dall’Esercito Italiano, nell’ambito del programma “Strade sicure”.
La Lega locale, che è la battistrada della politica del Comune, esulta!
Esulta invece di battersi il petto recitando il “mea culpa” e piangere lacrime amare perché questa decisione che il Prefetto ha preso, nell’ambito della riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico, significa solo una cosa: il fallimento totale della politica comunale nel controllo e nella lotta contro la criminalità della nostra città!
Fin da quando, nel maggio 2014, la destra, conquistando la maggioranza nel Consiglio comunale, fece dire al nostro amato Sindaco Andrea Romizi, che ci avrebbe messo la faccia nella “riconquista della legalità nel quartiere di Fontivegge”, la situazione di quel quartiere non è per nulla migliorata; se non addirittura peggiorata!
Siamo a settembre del 2020 e c’è chi chiede ancora, per l’ennesima volta, l’intervento delle F.A. mentre la faccia del nostro Sindaco ancora è al suo posto!
Ma poi, in definitiva, la situazione della “microcriminalità”, come tante volte viene definita quando fa comodo sminuirne gli effetti, è così grave qui da noi a Perugia da dover giustificare un intervento così significativamente estremo che, tra le altre cose, è un impegno ulteriore per gli operatori che potrebbero essere utilizzati in altri momenti e luoghi molto più necessari; senza contare il costo che gli italiani devono sopportare? Oppure, cosa che sembra molto più probabile, utile alla Lega (tanto in ambito locale quanto nazionale) per elevarsi a salvatori della città guadagnandosi “glorie elettorali” che in effetti non ci sono o, quantomeno non sono le loro ma, eventualmente, di quei ragazzi militari che sono stati impegnati in questo gravoso compito?
E come mai richieste solo per il Quartiere di Fontivegge, facendolo sembrare la “Casba” di Perugia?
Quando sappiamo benissimo, tutti noi che viviamo qui, che la delinquenza si esprime nei suoi modi in tutta l’urbanità; vedi le due rapine di questi ultimi giorni in due negozi di via Birago (altra zona della città).
In verità se la situazione è talmente così grave e pericolosa, a rigor di logica, ammesso che ce ne sia bisogno dell’Esercito a Perugia, le città di mezza Italia dovrebbero ugualmente trovarsi le F.A. piantate lungo le proprie strade!
Non sembra che qualcosa non quadri in tutta questa disgraziata faccenda?
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)