È finita in parità 2-2 l'inutile partita tra Sampdoria e Sassuolo, dove venerdì sera i liguri hanno salutato il proprio pubblico nell'ultima partita di Serie A  da loro disputata a Marassi in questa stagione, con la speranza che nella prossima il club che vide nascere il mito di Vialli e Mancini possa ripartire dalla Serie B.

Del risultato e di come è arrivato, pertanto, è inutile parlare. Da sottolineare invece quanto accaduto all'85', quando a Quagliarella è stata concessa la passerella con la sua sostituzione, sommerso dagli applausi di tutto lo stadio e dall'abbraccio dei suoi compagni. È uscito piangendo.

Ecco come ha commentato quel momento nel dopo partita: 

"Ho salutato i tifosi perché il contratto mi scadrà a giugno e non so cosa succederà. Io però mi metterò a disposizione della nuova società perché voglio riportare questa squadra dove l'ho lasciata. Voglio continuare ancora da giocatore. Devo riportare questi tifosi in Serie A, sono gli unici a essersi salvati in questa stagione. Quando arrivi ultimo c'è poco da dire, significa che sono state sbagliate tutte le scelte. Destino vuole che la mia ultima partita in Serie A sia al Maradona, davanti ai miei tifosi, sarà altra giornata ricca di emozioni".

E per quanto riguarda il futuro della Samp anticipato da Quagliarella?

Parrebbe sia sereno, con la cessione del club a Gestio Capital - con il supporto di Aser Ventures - che è data ormai per fatta in attesa dell'ufficialità delle firme, che sarebbero invece già arrivate sulla bozza d'accordo, con piena soddisfazione di banche e creditori.

Questa è sicuramente un'ottima notizia. Il Genoa, dopo un solo anno di purgatorio, è di nuovo in Serie A. Quindi, perché non augurare lo stesso ai doriani? Il derby della Lanterna, in fondo, manca a tutti i tifosi di calcio.