La vicenda legata ai cori razzisti (secondo alcuni presunti) nei confronti di Mario Balotelli, ha avuto un seguito anche questo martedì.


Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, in occasione del Consiglio Federale che si è svolto a Roma, ha illustrato i contenuti della "corrispondenza" avuta sull'argomento razzismo con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che, sul tema, ha annunciato l'apertura di un tavolo di lavoro interministeriale.

Inoltre, sulla vicenda Balotelli, Gravina ha aggiunto: “Io sto con Mario tutta la vita. Balotelli è italiano, ha dimostrato di essere più italiano di chi lo ha offeso. La FIGC non si arrenderà fino a che non metteremo la parola fine a questi deprecabili episodi. Ci impegneremo al massimo: il gesto, la modalità, la cultura sono queste le cose che vanno condannate.

Dobbiamo rispondere con sistemi tecnologici avanzati, che tolgano qualsiasi alibi. Da qui nasce l’esigenza di una collaborazione sempre più stretta tra la nostra Procura e il Ministero degli Interni per l’identificazione dei soggetti. In questo la FIGC rivendica un ruolo centrale”.


Però, secondo quattro consiglieri comunali di Verona appartenenti alla maggioranza, in base alla mozione da loro presentata oggi, il Comune dovrebbe adire le vie legali contro Balotelli e contro coloro che avrebbero diffamato la città definendola razzista.

E sempre dal Comune non è stata digerita la sanzione del giudice sportivo che ha decretato la chiusura di un settore del Bentegodi, quello da cui sono partiti i cori razzisti nei confronti dell'attaccante del Brescia. Questo, in proposito, il comunicato di Daniele Polato, assessore alla Sicurezza:

“Sono indignato per la chiusura del settore poltrone Est dello stadio. Lo dico da assessore alla Sicurezza e da abbonato che, da anni, frequenta quella zona dello stadio: il provvedimento che è stato preso è scandaloso. Chi era in quella parte del Bentegodi non solo non ha sentito nulla dei presunti cori razzisti, ma addirittura ha interpretato il calcio al pallone di Balotelli come momento di stizza per averlo perso. In più è chiaro che il video in cui si sentono quelle poche persone urlare è stato girato in curva Sud e non nel settore Est. Se Balotelli avesse voluto calciare il pallone nelle poltrone Est di certo non gli mancano le capacità e la mira.

Quindi, siamo di fronte a un’ingiustizia palese in cui, invece, di combattere e eliminare gli autori del gesto si va a colpire nel mucchio, dimostrando di non avere la minima conoscenza dello stadio né di come si sono svolti i fatti. Perché il settore Est non è un piccolo spicchio, come si potrebbe intuire dalle motivazioni della squalifica, ma una parte molto grande del Bentegodi.

Il risultato è che si dovrà spiegare ai tanti tifosi, giovani, anziani e disabili, che non potranno andare a seguire la partita della propri squadra per una evidente ingiustizia, in cui si colpisce in maniera indiscriminata, per non essere stati in grado di individuare i pochi responsabili. Una cosa assolutamente inaccettabile per Verona e per lo spot italiano, un precedente pericoloso che espone tifo e società sportive a macroscopici errori, come è quello attuale. Evidentemente una cosa del genere non è ammissibile. Verificheremo come abbonati un’eventuale class action nei confronti della Lega Serie A e mi auguro che la società Hellas Verona faccia immediato ricorso”.


Ma alla fine a Verona si sono accorti che qualche problemuccio con il razzismo pare invece esserci e così l'Hellas Verona FC ha diffuso la seguente nota dopo le dichiarazioni di lunedì del capo degli ultrà:

Hellas Verona FC comunica di aver adottato nei confronti del Signor Luca Castellini una misura interdittiva che, proporzionata alla gravità dei fatti, alla luce di quanto previsto dagli artt. 6 e 7 del Codice Comportamentale, essendosi trattato di un comportamento basato su considerazioni ed espressioni gravemente contrarie a quelle che contraddistinguono i principi etici ed i valori del nostro Club, prevede la sospensione di gradimento nei confronti del Signor Luca Castellini da parte di Hellas Verona FC sino al 30 giugno 2030”.


Ma anche la Procura della Repubblica di Verona non si è lasciata sfuggire le dichiarazioni di Castellini ed ha aperto pertanto due fascicoli d'indagine, per violazione della legge Mancino sull'istigazione alla discriminazione razziale, sia in merito all'intervista radiofonica di Castellini, sia per gli ululati contro Balotelli partiti dal settore "Poltrone Est" del Bentegodi.