Gaza, anche questo venerdì gli israeliani uccidono
Anche questo venerdì, a Gaza si registra una vittima per le manifestazioni che settimanalmente, a partire dal 30 marzo, vedono radunarsi migliaia di palestinesi residenti a Gaza lungo il tracciato del confine che divide la Striscia da Israele, per la Marcia del Ritorno
Il ministero della Sanità ha reso noto che, a metà giornata, un palestinese è stato ucciso e altri sono rimasti feriti in seguito al fuoco dell'IDF, le Forze di Difesa Israeliane.
Si chiamava Ahmad Nabil Aqel, il palestinese ucciso, ed aveva 25 anni. I cecchini israeliani lo hanno colpito alla testa mentre manifestava a est di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Ahmad è morto sul colpo. Altri tre manifestanti sono stati feriti nello stesso momento, in seguito a colpi di arma da fuoco.
Finora sono 34 i palestinesi uccisi dallo scorso 30 marzo.
In mattinata, l'IDF aveva lanciato su Gaza dei volantini che invitavano la popolazione a disertare le manifestazioni al confine. La tesi degli israeliani è che le proteste servono a mascherare attacchi terroristici da parte dei militanti di Hamas che, per avvicinarsi alle protezioni, si farebbero scudo dei manifestanti.
Secondo gli organizzatori sarebbero 30mila i palestinesi che oggi si sono riversati lungo il confine della Striscia.
Ore 15.00 - Secondo una fonte palestinese, un secondo giovane è stato colpito e ucciso dalle forze israeliane. Si tratta di Ahmad Rashad Athamneh, 24 anni, ucciso dal fuoco israeliano. Sale a due, almeno per il momento, il numero dei morti. Oltre 40 sono i feriti.
Ore 18:30 - Altri due manifestanti palestinesi sono stati uccisi dai proiettili sparati dalle forze di difesa israeliane, a est di Khan Younes, nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Le vittime sono Mohammad Ibrahim Ayyoub, 15 anni, e Sa'ad Abu Taha.
Il numero dei morti sale così a 4, mentre sono 445 i feriti causati da colpi di arma da fuoco o dall'inalazione di gas lacrimogeno.