Il coronavirus è stato isolato allo Spallanzani di Roma. I virologi dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive, a 48 ore dalla diagnosi di positività della coppia cinese originaria di Wuhan, sono stati i primi in Europa a riuscirci, permettendo loro di studiare i meccanismi del suo sviluppo in modo da poter creare un vaccino.

La sequenza parziale del virus isolato allo Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è stata depositata nel database GenBank ed è pertanto già disponibile per la comunità scientifica internazionale.

Lunedì mattina, come previsto, è atterrato a Pratica di Mare l'aereo militare che ha riportato in patria 56 italiani bloccati a Wuhan, epicentro dell’epidemia. Il Boeing KC-767A del 14esimo Stormo dell’Aeronautica militare aveva a bordo personale medico e struttura sanitaria.

Come previsto dal protocollo predisposto dalle nostre autorità, le 56 persone giunte oggi in Italia saranno trasferite alla base militare della Cecchignola, a Roma, dove rimarranno in isolamento per quattordici giorni.

Uno degli italiani è però stato costretto a rimanere a Wuhan perché aveva la febbre: secondo i protocolli sanitari internazionali non era possibile farlo salire sull'aereo mostrando i possibili sintomi del coronavirus, in modo da tutelare gli altri passeggeri. La persona rimasta a Wuhan sarà tenuta sotto controllo da personale medico dell'ambasciata.