Forse perché ho avuta la fortuna di vedere all’opera personaggi come Einaudi e De Nicola, De Gasperi e Togliatti, Pertini ed Almirante, certo è che la tracotanza e la rozzezza degli “eletti dal Popolo”. che oggi spadroneggiano nel nostro Paese, mi sembrano più espressioni di un degrado culturale, morale e democratico che non di un cambiamento evolutivo.
La protervia, il dilettantismo e l’incompetenza con cui questi “eletti dal Popolo” affrontano i complessi e difficili problemi del Paese, disponendo della vita di tutti noi, inducono a temere che il futuro ci riservi anni di confusione e di avversità.
Con il pretesto di avere ricevuto il mandato da milioni di cittadini questi sedicenti politici si beffano delle Istituzioni, disattendono i principi costituzionali, ignorano le più elementari regole democratiche, vilipendono i partner internazionali, eludono gli impegni assunti dall’Italia.
Assistiamo da mesi a ministri, sottosegretari e truppe cammellate che gestiscono il mandato in modo gradasso, come se fosse attribuito loro un potere assoluto.
Sono dispotici, alcuni per indole, altri per emulazione, altri solo per nascondere le proprie incapacità.
Se poi ai modi si aggiungono dichiarazioni, slogan, parole scopiazzate dalle peggiori dittature, il quadro che ne risulta non è solo deprimente ma inquietante.
Ora è vero che sarebbe da ottusi opporsi o criticare, per partito preso, il vento del cambiamento, ma questo cambiamento, tanto magnificato, è il peggiore che un persona sana di mente possa immaginare.
Assistiamo, infatti, all’affaccendarsi di individui così sprovveduti e dissennati da non considerare che ciò che dicono e fanno incide con effetti nefasti sulla vita di tutti i cittadini, anche di quei milioni che hanno creduto in loro perché schifati dalla boria e dalla inettitudine dei politici che hanno governato il Paese negli ultimi anni.
Sono così inebriati da quel potere, che si sono trovati tra le mani da un giorno all’altro, da credere di poterlo esercitare nonostante la crassa ignoranza di modi, regole, leggi, tempi, vincoli, obblighi internazionali.
Insomma, questo supposto cambiamento ha imboccata una strada che sembra portare verso l’anarchia piuttosto che al governo delle molte criticità che tartassano il nostro Paese.
Il rischio, oltre all’isolamento dell’Italia dalle democrazie occidentali, è il default economico e finanziario che si potrà abbattere su noi cittadini, ovviamente su tutti … forse per non smentire lo slogan “Prima gli italiani”!
Fino a quando il Capo dello Stato non si accorgerà che la nave Italia sta navigando a tutta forza verso gli scogli ?