Per chi non l'avesse saputo o lo avesse dimenticato, nell'attuale governo Conte, esiste anche un ministero per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, presieduto da Paola Pisano, con l'intento di "promuovere l'uguaglianza, l'etica e la giustizia, in una strategia di innovazione e sviluppo incentrata sull'essere umano e sul pianeta e guidata da nuove e migliori tecnologie".

Per l'emergenza coronavirus, quel ministero è stato incaricato di creare "un gruppo multidisciplinare di esperti per valutare e proporre soluzioni tecnologiche data-driven per la gestione dell'emergenza sanitaria, economica e sociale legata alla diffusione del virus SARS-CoV-2".

"La task force è composta da un contingente multidisciplinare di 74 esperti, scelti in collaborazione con il Ministero della Salute, l'Istituto Superiore di Sanità e l'Organizzazione Mondiale della Sanità e tra componenti direttamente designati dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dal Garante per la protezione dei dati personali, in base a comprovata esperienza nelle rispettive discipline di riferimento, che partecipano a titolo gratuito. 

Il compito di questo gruppo di lavoro è individuare e valutare soluzioni tecnologiche data driven per supportare il Governo e gli altri pubblici decisori nella definizione di politiche di contenimento del contagio da Covid-19".

Nello specifico, la task force nasce per:
"Fare una ricognizione delle diverse soluzioni tecnologiche data driven di supporto al contenimento dell'epidemia di Covid-19. A questo scopo si occuperà anche della valutazione delle proposte che hanno aderito nei giorni scorsi alla Fast Call per applicazioni e servizi digitali per il monitoraggio dell'emergenza sanitaria, lanciata dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione a supporto del Ministero della Salute.Studiare e analizzare, nel rispetto delle normative vigenti sulla privacy e la sicurezza, i dati provenienti da Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati che riguardano l'emergenza epidemiologica da COVID-19, con specifico riferimento all'ambito sanitario, epidemiologico e socio-economico relativo alla produzione industriale italiana".


Come hanno interpretato l'iniziativa le opposizioni?

Così, Matteo Salvini, Lega:«"Commissione bavaglio" nominata dal governo per "vigilare" sui social. Attendiamo a breve la nomina di un corpo speciale di PsicoPolizia per indagare sul pensiero degli Italiani, Orwell ringrazia...»

Così Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia):
«Il Governo istituisce una sedicente “Task force anti Fake news” che avrà il compito di assicurarsi che sia diffusa solo LA VERITÀ sul Covid-19 (proprio come il Ministero della Verità di orwelliana memoria). Sempre il Governo ha scelto di imperio gli "esperti" (tra loro neppure un medico o un virologo) che decideranno cosa si può dire e cosa no. Utile ricordare che tra le "fake news" c'erano fino a ieri anche il fatto che gli asintomatici trasmettono il virus, che fosse utile tenere in quarantena chi proviene da zone a rischio, che fosse saggio indossare la mascherina in pubblico. Credo che si stiano limitando le libertà fondamentali e costituzionali con eccessiva disinvoltura.P.S. Mi manderanno in un campo di rieducazione per queste mie parole o si limiteranno a oscurare il post su Facebook?»

«Per l'emergenza Coronavirus il Governo chiude il "Foia", lo strumento per la trasparenza sugli atti pubblici, e apre la "task force anti fake news". Quindi i cittadini non possono più chiedere allo Stato informazioni sugli atti pubblici ma in compenso lo Stato può tappare la bocca ai cittadini. Solo a me tutto questo sembra inquietante?»