Una persona, una donna, è morta e altre otto sono rimaste ferite nel nord di Israele a seguito di un lancio di razzi dal Libano su Safed, località a una decina di Km dal confine con il Libano, dove è presente una base militare.

In risposta l'IDF ha dichiarato di aver iniziato una una massiccia ondata di attacchi in territorio libanese a largo raggio, non mirando solo alle postazioni di lancio di Hezbollah, come accaduto nei giorni scorsi. Già segnalate vittime tra i civili.

Il canale televisivo libanese Al-Manar ha affermato che aerei da guerra israeliani hanno effettuato una serie di attacchi aerei contro Adshit, nel distretto di Nabatieh, e sulle città di Al-Sawwanah e Al-Shehabiya.

E mentre sta cercando di trasformare le scaramucce nel nord in n vero e proprio conflitto, a Gaza continuano ad intensificarsi i bombardamenti, anche su Rafah, in preparazione dell'operazione di terra che potrebbe causare una carneficina tra i rifugiati palestinesi ammassati in quell'area.

E nonostante gli appelli della comunità internazionale ad un cessate il fuoco, lascia di stucco l'approvazione, per ora solo del Senato, del pacchetto di aiuti militari a Kiev e Tel Aviv,  con quest'ultima che dovrebbe ricevere 14,1 miliardi di dollari.

E se come questo non bastasse, nello stesso provvedimento, che probabilmente non otterrà l'approvazione della Camera, sono inclusi anche 9,5 miliardi di aiuti umanitari all'Ucraina e a Gaza.

Un corto circuito che conferma la confusione dell'amministrazione Biden, quella in corso di approvazione è una legge chiesta dal presidente, che oltretutto ha bloccato 3 milioni di dollari di finanziamenti all'UNRWA.

Martedì il governo del Sudafrica ha fatto sapere di aver presentato una richiesta urgente alla Corte Internazionale di Giustizia per valutare se le operazioni militari israeliane contro Rafah nel sud di Gaza costituiscano una violazione delle misure provvisorie emesse dalla stessa Corte il mese scorso nel caso sollevato da Pretoria contro Israele.

Unica speranza, i colloqui in corso al Cairo tra servizi segreti americani, israeliani e mediatori egiziani e qatarioti per arrivare ad un accordo sul cessate il fuoco che, in base alle indiscrezioni, farebbe segnare dei passi in avanti, anche se non si sa quanto decisivi per una rapida cessazione delle ostilità.

Va però aggiunto che nel primo pomeriggio i corrispondenti di Al Jazeera riferiscono di attacchi israeliani diffusi in tutta Gaza, inclusa la parte meridionale della Striscia.



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