"La Commissione Tecnico-Scientifica (CTS) di Aifa sta valutando la possibilità di predisporre una scheda sull'uso dell'ossigeno, analoga a quelle già definite efficacemente per i farmaci utilizzati nel trattamento del Covid-19, a supporto di un utilizzo responsabile dell'ossigenoterapia, che ottimizzi l'uso delle risorse disponibili in questa fase di difficoltà operativa".

Così la sottosegretaria alla Salute Zampa ha risposto ad una interrogazione parlamentare presentata da Roberto Novelli di Forza Italia  sull'uso dell'ossigeno.
(aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5-05043&ramo=C&leg=18)


Questo il testo della risposta della sottosegretaria Zampa:

"Le Aziende produttrici di dispositivi per ossigenoterapia, farmacie ed AIFA hanno da tempo avviato una stretta collaborazione con l'obiettivo di ridurre i disagi dovuti al vertiginoso aumento delle domande di fornitura domiciliare di ossigeno a causa dell'emergenza sanitaria in corso.Inoltre, l'AIFA sta avviando ulteriori iniziative sia per il settore regolatorio, che per attività di sensibilizzazione per affrontare sui diversi fronti il problema, come peraltro richiesto anche da Assogastecnici e Federfarma. Il confronto costante tra l'AIFA e le citate organizzazioni, ha già permesso di avviare interventi risolutivi rispetto alle principali criticità riportate da alcune Regioni. L'aumento dei consumi di ossigeno determinati dall'emergenza in misura rilevante, ha infatti sicuramente avuto un impatto significativo sulla rete distributiva, a dispetto della disponibilità reale dell'ossigeno, che viene prodotto in Italia in quantitativi già dieci volte superiori al fabbisogno del territorio nazionale.Il numero di contenitori mobili (bombole e recipienti criogenici) disponibili per il trattamento domiciliare rappresenta la principale causa dei disagi riportati e l'incremento garantito dagli investimenti delle aziende in questi mesi (che Assogastecnici ha quantificato in 15 milioni di euro) ha avuto degli effetti positivi, a dispetto della domanda altissima a livello mondiale, e di un numero di produttori di contenitori molto limitato. Purtuttavia, tali investimenti non sono risultati sufficienti a fronte delle aumentate difficoltà di questi ultimi giorni.Per la questione in esame è necessario, inoltre, il forte supporto da parte delle regioni e province autonome, al fine di rafforzare l'attività di tracciamento dalle bombole da parte delle farmacie (anche sollecitando i pazienti alla restituzione dopo l'uso, come raccomandato da Federfarma), e di realizzare strutture in grado di fornire supporto terapeutico ai pazienti, riducendo così la richiesta dei contenitori per l'uso domiciliare.Infatti, in alcune Regioni (come la Lombardia) sono state allestite strutture come ospedali da campo o «COVID-hospital» dedicate alla somministrazione della sola ossigenoterapia e alimentate con serbatoi centralizzati (di facile realizzazione), anziché con bombole. AIFA, Assogastecnici e Federfarma stanno attualmente lavorando per promuovere la diffusione di queste esperienze e di altre «buone pratiche» analoghe, in grado di intervenire sul problema a livello organizzativo.A questo proposito, giova rilevare che anche la Commissione Tecnico-Scientifica (CTS) di AIFA sta valutando la possibilità di predisporre una scheda sull'uso dell'ossigeno, analoga a quelle già definite efficacemente per i farmaci utilizzati nel trattamento del COVID-19, a supporto di un utilizzo responsabile dell'ossigenoterapia, che ottimizzi l'uso delle risorse disponibili in questa fase di difficoltà operativa.La «cabina di regia» che AIFA ha predisposto, d'intesa con Assogastecnici e Federfarma, per risolvere i sopracitati problemi registrati sul territorio, proseguirà il lavoro di monitoraggio della situazione e la predisposizione di iniziative operative, come quelle già avviate nei giorni scorsi, al fine di fornire una risposta tempestiva ed efficace alle esigenze in questione".