Il nuovo romanzo di Nadia Mari, Il Giardino dei Gelsomini, in uscita con l'editore Capponi a ottobre 2024, è una di quelle opere che lasciano il segno nel cuore del lettore, non solo per la sua trama coinvolgente ma soprattutto per l'intensità emotiva che accompagna ogni pagina. Vincitore del Premio Internazionale Navarro 2024 a Sambuca di Sicilia, questo romanzo esplora le profondità dell'animo umano attraverso una narrazione che si muove come un fiume, scorrendo tra passato e presente, tra ricordi e nuove consapevolezze.

L'intreccio si sviluppa attraverso una serie di evocazioni che immergono il lettore in una sorta di viaggio tra i ricordi della protagonista, una donna che affronta un percorso di crescita interiore, segnato dalla perdita, dal dolore e, infine, dalla rinascita. Gli eventi attuali si fondono con flashback intensi e suggestivi, creando una narrazione stratificata, in cui passato e presente si mescolano fino a diventare quasi indistinguibili. I ricordi emergono come frammenti di una vita che ha subito delle fratture, ma che si ricompone poco a poco, come un mosaico di emozioni, vissuti e speranze.

Le pagine de Il Giardino dei Gelsomini si aprono come finestre su momenti di vita vissuta, su istanti dimenticati o soppressi che riaffiorano con la forza di una memoria incontrollabile. I luoghi del passato – un giardino intriso del profumo dolce dei gelsomini, una casa silenziosa, le ombre delle persone care scomparse – diventano presenze vive nella mente della protagonista, trasportandola, e con lei il lettore, in un tempo sospeso. In queste incursioni nel passato, il dolore per le perdite si intreccia alla nostalgia, ma da quelle stesse ferite nasce la forza della protagonista di guardare avanti, di ricominciare, di rinascere. L’evocazione di questi flashback non è solo un modo per raccontare la storia, ma diventa una tecnica narrativa che accompagna il lettore in un viaggio emozionale e psicologico profondo, in cui ognuno può riconoscere parte di sé. Gli spazi temporali si piegano e si dilatano, il tempo diventa fluido, e i ricordi si intrecciano con il presente in un continuum in cui la protagonista, e forse lo stesso lettore, è costretta a confrontarsi con le sue fragilità più intime. Ogni frammento di ricordo porta con sé una lezione, una chiave per la rinascita: la bellezza del passato non viene negata, ma accettata come parte integrante del cammino di crescita. Le ferite, le perdite e i momenti di solitudine diventano tappe fondamentali per riscoprire se stessi. Questo percorso, che si snoda tra evocazioni di momenti vissuti e riflessioni profonde, porta la protagonista a una nuova consapevolezza di sé, simile a un gelsomino che rifiorisce ogni volta, nonostante le tempeste passate.

La scrittura di Nadia Mari è poetica e carica di simbolismo. Ogni parola sembra evocare un’immagine, un profumo, un’emozione. Il giardino, cuore pulsante del romanzo, diventa metafora di quella parte dell’animo umano che resiste, che nonostante il freddo dell’inverno è pronta a rifiorire, a rinascere. E così anche la protagonista, attraverso i suoi viaggi nel passato, scopre che in ogni perdita c’è un seme di rinascita, che la fragilità può diventare forza, e che il tempo, sebbene porti con sé cicatrici, è anche il migliore alleato per ritrovare se stessi.

Con Il Giardino dei Gelsomini, Nadia Mari ci regala un’opera che non è solo un romanzo, ma un vero e proprio viaggio interiore, una meditazione sulla natura del tempo, della memoria e della resilienza. Un libro che invita a fermarsi, a guardare indietro, non per perdersi nel rimpianto, ma per trovare la strada della rinascita.

Da ottobre 2024, Il Giardino dei Gelsomini sarà disponibile in libreria e online, pronto a diventare un compagno prezioso per tutti coloro che cercano, tra le pagine di un libro, la forza di rinascere.