Si voterà il 12 giugno 2022 dalle ore 7 alle ore 23, per le amministrative e per i cinque referendum popolari abrogativi. 

Domenica 12 giugno l'Italia va al voto per le elezioni amministrative in circa mille comuni che interesseranno quasi 9 milioni di elettori.

Contemporaneamente, si vota in tutto il Paese per 5 quesiti referendari sui quali l'elettore è chiamato ad esprimersi. Ai seggi verranno consegnate altrettante schede di differenti colori: rosso, arancione, giallo, grigio e verde.

L'ok è arrivato dal Consiglio dei ministri. 

Questi i quesiti referendari:

  1. Si chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l'incandidabilità, l'ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi.

  2. Lo stop delle "porte girevoli" per non permettere più il cambio di funzioni tra giudici e pm e viceversa nella carriera di un magistrato.
  3. Via l'obbligo per un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Csm.

  4. Togliere la "reiterazione del reato" dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo.

  5. Il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell'operato dei magistrati e della loro professionalità.

Le Amministrative coinvolgono circa 950 Comuni (tra cui 4 capoluoghi di regione, Genova, Palermo, Catanzaro e L'Aquila) e 22 capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona e Viterbo).