La Spagna ricorda la sua Stonewall con un francobollo celebrativo. Una bandiera Rainbow (Simbolo del movimento LGTB+) e la scritta in fondo: “Pasaje Begoña (Torremolinos) cuna de los derechos LGBTI” (Pasaje Begoña ‘Torremolinos’ culla dei diritti LGBTI).

Un francobollo in ricordo della retata contro la comunità LGBT+ da parte del regime dittatoriale fascista di Franco ai primi degli anni ’70.

Proprio a Pasaje Begoña aprirono i primi locali gay e in assoluto il primo bar lesbico. Una piccola isola felice per la comunità LGBT+ spagnola e internazionale che nel corso dei decenni si sviluppo a macchia d’olio con l’apertura di discoteche e altri locali LGBT+.

La vita della comunità LGBT+ sotto il franchismo non era di certo facile, poiché esisteva il reato di omosessualità. Le persone accusate di essere omosessuali rischiavano pene pecuniarie e fino a 5 anni di carcere, oltre alla riabilitazione nei centri psichiatrici in realtà dei veri e propri lager.

Situazione che andò peggiorando dopo l’approvazione della Legge sulla pericolosità e la riabilitazione del 5 agosto 1970. Legge utilizzata dal regime fascista del generalissimo per reprimere maggiormente la comunità LGBT+.

La notte del 24 giugno del 1971, gli agenti della polizia franchista fecero irruzione nei vari locali LGBT+ aperti nel corso dei decenni, trasformando quell’angolo di Spagna nell’Isola che non c’è della comunità LGBT+ spagnola e internazionale.

Gli agenti franchisti, secondo i testimoni dell’epoca, bloccarono tutte le uscite dei vari locali imbracciando i mitra carichi. In quella retata furono arrestate circa 300 persone tra cui anche turisti che causarono tensioni internazionali.

Solo dopo alcuni anni dalla morte del dittatore fascista Francisco Franco avvenuta il 20 novembre 1975, le leggi omofobe furono cancellate e nel nuovo millennio la Spagna è una Nazione LGBT+ Friendly.