Dopo le morti di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci durante i percorsi di stage, un altro ragazzo di diciassette anni è rimasto gravemente ustionato in un'officina durante un Percorso per le Competenze Trasversali e l'Orientamento a Merano.Il ragazzo era impiegato in una carrozzeria, durante un percorso di alternanza scuola - lavoro, quando si è verificato un ritorno di fiamma che lo ha colpito. Ora si trova in condizioni molto gravi: non solo è in prognosi riservata, ma in pericolo di vita.Questo caso si aggiunge a una lunga lista di feriti e morti sul lavoro e all'interno delle scuole, morti causati da un sistema malato, volto solamente al profitto. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla famiglia, i compagni di scuola e gli amici del ragazzo.Vogliamo #sicurezza dentro e fuori le scuole, vogliamo che l'alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell'istruzione integrata che metta in critica il sistema produttivo attuale per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società.Evidentemente non sono bastate le morti di due ragazzi in stage durante questo inverno, ci troviamo di fronte ad un altro ferito in un luogo di lavoro, dove uno studente non dovrebbe stare. Nonostante le oceaniche mobilitazioni studentesche che si sono susseguite, chiedendo una riforma strutturale del rapporto tra scuola e lavoro, il Ministro Bianchi continua ad ignorare le richieste degli studenti, che rivendicano un diritto allo studio reale, sicuro e accessibile.Ci chiediamo quanti altri studenti e giovani debbano morire prima che l'idea di un sistema unicamente volto al profitto e allo sfruttamento, cambi, una volta per tutte. Non staremo a guardare, il lutto non ci basta: seguiranno scioperi e mobilitazioni studentesche in tutto il paese.

Così l'Unione degli Studenti ha commentato quanto accaduto il 20 maggio in una carrozzeria di Merano, durante le operazioni di manutenzione di un forno per la verniciatura. Nell'incidente è rimasto ferito anche un operaio di 36 anni. Lo studente è stato prima portato all'ospedale San Maurizio di Bolzano e successivamente in un centro specializzato a Murnau, in Baviera.

Questa la reazione dei sindacati:

"Allo studente, di appena diciassette anni, rimasto gravemente ustionato durante un'esperienza di apprendimento in contesto lavorativo a Merano, rivolgiamo anzitutto l'augurio di una pronta guarigione, e alla famiglia e ai suoi compagni desideriamo inviare un abbraccio solidale". Così il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari e il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli, in una dichiarazione congiunta. "Non è purtroppo la prima volta - sottolineano i due dirigenti sindacali - che si verificano episodi del genere, anzi negli ultimi mesi i casi sono sempre più frequenti. In questo caso sembra evidente che l'infortunio sia avvenuto in una situazione di lavoro 'ordinario' e non di apprendimento in contesto lavorativo, come invece dovrebbe essere secondo le norme che regolano sia i Pcto (ex alternanza scuola/lavoro) sia gli stage". "A questo punto - proseguono Ferrari e Sinopoli - non possiamo più accontentarci delle parole o degli impegni generici da parte di chi rappresenta le istituzioni. Va aperto, con urgenza, un tavolo con il ministero dell'Istruzione e il ministero del Lavoro per condividere gli interventi di modifica normativa che non sono più rinviabili. La nostra richiesta è stata avanzata da tempo e non ha ancora avuto seguito. Occorre una riflessione sull'obbligatorietà dei Pcto, che spesso induce le scuole a una selezione non approfondita delle realtà aziendali dove vengono mandati gli studenti, e serve investire sulla qualificazione dei tutor aziendali che devono accompagnare i ragazzi in questi progetti". "Gli standard in cui avvengono le esperienze didattiche in ambito lavorativo - aggiungono i due segretari - devono essere idonei e vincolanti per le imprese coinvolte, nel rispetto rigoroso dei diritti delle studentesse e degli studenti. Tenendo conto che non tutti i contesti d'impresa sono formativi e non tutti sono sicuri". "Anche il Presidente della Repubblica - concludono Ferrari e Sinopoli - ha pronunciato un discorso inequivocabile sul tema, che non può cadere nel vuoto, perché stiamo parlando di ragazze e ragazzi che non possono subire danni fisici, a volte addirittura letali, nel corso di un progetto formativo. Il nostro impegno a fianco degli studenti proseguirà fino a quando non verrà garantita una formazione in totale sicurezza. Tutti devono assumersi le proprie responsabilità".

E questo un esempio delle dichiarazioni dal mondo della politica... quello che perlomeno si è accorto di quanto accaduto.

Manuela Ghizzoni, responsabile Pd Istruzione, Università e Ricerca, ed Irene Manzi, responsabile Pd Scuola:

"Esprimiamo la nostra più viva preoccupazione e vicinanza allo studente vittima di un altro grave incidente avvenuto durante il percorso di alternanza scuola-lavoro a Merano. Analoga apprensione e vicinanza esprimiamo al lavoratore – verosimilmente il tutor – che lo affiancava, gravemente ustionato. Sono ancora da definire le circostanze in cui il fatto è avvenuto e se lo studente fosse inserito in un percorso di formazione professionale regionale o partecipasse ad un percorso per le competenze trasversali e l’orientamento, che coinvolge alunni e alunne delle scuole statali. A questo proposito, vogliamo ancora una volta ricordare che i PCTO devono risolversi in esperienze di orientamento e apprendimento osservativo, a fianco di un tutor: non sono e non devono essere assimilati al lavoro. Nondimeno devono svolgersi in ambienti sicuri e protetti. È indispensabile, quindi, che nella individuazione delle aziende o degli enti presso cui si svolgono i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento le scuole debbano privilegiare sempre chi pratica sicurezza e investe culturalmente in formazione. Proprio per questo, sono molto importanti le parole del Ministro Bianchi che oggi ha annunciato la prossima firma di un ulteriore accordo con il ministero del Lavoro sul tema della sicurezza negli ambienti lavorativi. Occorre proseguire in tal senso e rafforzare sempre di più le condizioni per svolgere esperienze di PCTO importanti nella formazione degli studenti, in luoghi sicuri ed adeguati".

Gabriele Toccafondi, Italia Viva:

Estremo dolore per l'episodio avvenuto in un percorso di alternanza scuola-lavoro a Merano. I percorsi scuola-lavoro sono utilissimi ma vanno fatto bene, in sicurezza, sotto la supervisione di tutor scolastici e aziendali.Il ministero aumenti le risorse destinate alle scuole per aumentare i tutor, la formazione e corsi sicurezza sul lavoro. Bisogna rispondere all'esigenza di formare i ragazzi, soprattutto quelli che frequentano istituti tecnici e professionali (ovvero la meta' degli iscritti alle scuole superiori), di dotarli delle conoscenze e competenze. Ma in sicurezza".

Ognuno tragga le proprie conseguenze...