Esteri

Ue: la vergognosa e brutale repressione delle autorità bielorusse deve cessare

"L'UE condanna fermamente la repressione condotta dalle autorità bielorusse dopo le elezioni truffa dell'agosto 2020. Negli ultimi giorni si è intensificata l'inaccettabile avversione nei confronti di difensori dei diritti umani, operatori dei media, rappresentanti sindacali e avvocati della difesa. Ieri due giornaliste di BelSat, Daria Chultsova e Katsiaryna Andreyeva, sono state entrambe condannate a due anni di reclusione con accuse infondate. Altri operatori dei media stanno per subire condanne analoghe. Tali verdetti mirano a intimidire e mettere a tacere i giornalisti e gli operatori dei media che stanno semplicemente facendo il loro lavoro, oltre a cercare di impedire il diritto di informazione al popolo bielorusso e non solo.

L'Unione europea ricorda inoltre che ai diplomatici deve essere consentito di lavorare senza essere sottoposti a minacce o intimidazioni di qualsiasi genere, senza dimenticare che non devono neppure essere fatti oggetto di disinformazione da parte dei media gestiti dallo Stato, cosa che è accaduta nei giorni scorsi.L'UE esorta le autorità bielorusse a cessare le violazioni dei diritti umani, delle libertà fondamentali, compresa la libertà di stampa e l'abuso dello Stato di diritto. Invece di intensificare l'uso della violenza, le autorità bielorusse dovrebbero rispettare i desideri dei suoi cittadini e impegnarsi in un dialogo nazionale inclusivo".

Questo è quanto dichiarato venerdì 19 febbraio dal portavoce Ue per la politica Estera, Peter Stano in proposito alla crescente repressione dei giornalisti in Bielorussia.

Autore Giuseppe Serrone
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