Economia

Dopo il coronavirus, guardiamo al futuro ma con occhi diversi... e non troppo oltre l'orizzonte

Di Vincenzo Petrosino - Salerno- 

Purtroppo coloro che oggi credono e auspicano, a breve termine, una mobilità turistica in Italia e all’estero, sono fuori dalla realtà... sanitaria, del momento.

L’emergenza corona virus è una emergenza “pandemica” e, pertanto, interessa praticamente tutto il mondo e pure in modo asincrono.

Questo significa che esistono ed esisteranno Stati dove l'epidemia è ancora all’inizio ed altri dove ancora deve manifestarsi o raggiungere il picco del contagio.

Questo crea ovvie problematiche agli spostamenti delle persone e al turismo. Ci saranno in futuro spostamenti per necessità,  ma i viaggi di piacere sembrano al momento vere e proprie illusioni.

Tra l’altro, molti Paesi eviteranno prudentemente di fare entrare gli italiani e l’Italia prudentemente farà altrettanto.

Bisogna prendere atto che nel mondo, e specialmente in Italia, erano state fatte stime di movimenti di persone di decine e decine di milioni con annessi fatturati per ampliamenti di aeroporti, porti e ferrovie.

Poiché la famosa ripresa deve essere programmata nell'arco di mesi se non di anni, saranno i rapporti interumani, le relazioni tra persone che dovranno cambiare, come molte delle abitudini precedenti.

Dura da comprendere e digerire, ma opere "fantastiche" sulle quali avevano puntato grossi investitori, oggi potrebbero essere solo investimenti inutili e anacronistici. Ecco che la Tav potrebbe non avere più interesse, l’ampliamento di  aeroporti come quello di  Firenze e Salerno e quello di alcuni porti  potrebbero essere inutili, rendendo invece più interessanti i piccoli investimenti, a questo punto  da incentivare e aiutare. Oggi bisogna guardare al piccolo artigiano, al parrucchiere, al venditore di fiori, al pasticciere, all'elettricista con uno sguardo verso " la povertà e verso le fragilità ".  Basta davvero sprecare soldi per cattedrali nel deserto e finto benessere , riconvertiamo e modifichiamo davvero in modo eco sostenibili tante  brutte realtà industriali , valide  forse per l'economia,  ma purtroppo non per la salute umana.

Forse il Covid ci sta inviando  questo messaggio . 

Abbiamo un’Italia con ponti che cadono e montagne che franano, con terremotati ancora nelle baracche e gente che non riesce a mangiare…cosa volete che possa interessare a tanti che hanno seri problemi di vita quotidiana la Tav o i viaggi di piacere?

Bisogna davvero rivedere, “grazie” al coronavirus, tantissimi modi di intendere lo sviluppo e la crescita, e ritornare anche a  pensare all'utilità degli asini che salgono sulle montagne, perché è indispensabile guardare di più e meglio il mondo che ci circonda, senza guardare troppo al futuro, oltre l'orizzonte del visibile. 

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Economia
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