Elodie: Giorgia Meloni? Un politico due volte meschino
"Non ho simpatia per questo governo, perché per me la libertà è sinonimo di felicità"."È evidente il problema dei diritti acquisiti, ma minacciati. Attaccando i gay, o l’aborto, si attacca la libertà. La cosa per cui soffro di più è che sia una donna a farlo. Come può non accorgersi di lavorare per gli interessi degli uomini? È un atteggiamento imperdonabile"."Non si può toccare la libertà di scelta"."Vengo da un quartiere di Roma dove i guai sono talmente tanti che tutto ti spaventa, perché tutto è aggressione. Nasci che sei già aggredito, non c’è un sorriso fuori da casa. E quando le persone vedono personaggi pubblici gridare, comprensibilmente sono d’accordo con loro"."Lo so, perché poi è il mio linguaggio, lo conosco bene. È confusione. È paura: farti sentire, perché sei terrorizzato. Allora se in tv vedi uno che parla il tuo linguaggio, pensi che questo suo chiudere tutto ti protegga. Ci credi, perché ti mancano gli strumenti. È facile sedurre chi non ha strumenti"."Cosa facciamo, torniamo al matrimonio a 18 anni, a dieci figli? Torniamo al fascismo? Diamo soldi per ogni figlio, 400 euro al mese? Cosa vuoi che ti rispondano? La gente del mio quartiere non arriva alla fine del mese, che discorso è? Il politico che avanza proposte simili fa semplicemente gli affari suoi, senza pensare che ci sono vite dall’altra parte. Quindi è meschino. E fatto da una donna è meschino il doppio"."Il nostro è un Paese democratico, dovremmo ricordarcelo sempre".
Queste alcune delle considerazioni "politiche" della cantante Elodie su Giorgia Meloni e il suo governo in occasione di una intervista rilasciata a Miami, dove si trovava per posare per l'edizione 2025 del calendario Pirelli.
Apriti cielo.
La canea di Fratelli d'Italia si è fatta subito sentire chiamando a raccolta le silfidi a difesa dell'immagine di sua eccellenza Giorgia Meloni, di cui si è fatta portavoce Susanna Donatella Campione, senatrice FdI e componente della Commissione bicamerale sul Femminicidio:
"È triste che una donna attacchi in modo così violento un'altra donna solo perché è presidente del Consiglio e non la pensa come lei. Prima della libertà del corpo Elodie dovrebbe difendere la libertà di pensiero e non continuare a inveire rabbiosamente contro chi esprime idee diverse dalle sue. Esca dall'equivoco di voler contrabbandare l'esibizione del corpo come attività intellettuale e la eserciti serenamente come altre sue colleghe che non avvertono il bisogno di far passare un servizio fotografico per un'attività metafisica.Quanto alla mancanza di libertà delle donne, la invito a guardarsi più attentamente intorno e a notare come proprio durante il governo Meloni le donne occupino posizioni di potere mai raggiunte prima. L'ultimo esempio di una lunga serie è Daria Perrotta, prima donna nella storia d'Italia a essere stata nominata, giorni fa, capo della Ragioneria Generale dello Stato. Se Elodie vuole fare parlare il suo corpo per esprimersi, liberissima di farlo ma per favore ci risparmi i sermoni vecchia maniera, ormai superati, sulle donne che si esprimono con la preparazione, la cultura e il libero pensiero".
E non voleva esser da meno uno sgangherato propagandista come Nicola Porro che nella spasmodica ansia di compiacere al capo di turno (una volta le sue performance le metteva in scena per Silvio Berlusconi), ha pensato bene di commentare le dichiarazioni di Elodie in questi termini:
"Questa Elodie è famosa per le incoerenze bambinesche, per quella smania di successo a tutti i costi che hanno quelli rocambolescamente evasi dal Quartaccio o da Buccinasco, evasi ma sempre un po’ prigionieri, del passato, dei fantasmi, di certa volgarità di classe, peraltro ribadita, usata come arma retorica. Sarà la disperazione di chi nasce nei buchi neri e affacciandosi dall’attico li scorge da lontano e gli fanno ancora paura.Certo però che dà sui nervi l’improvviso fantasia di questi che avendo fatto i soldi con quattro scatti e quattro canzoncine si sentono in dovere di tracciare sgangherate filosofie politiche: irrita come irritano gli esperti improvvisati, da bar o da borgata, che ti danno non richieste lezioni di scienza applicata, tutti Kant nati, non studiati ma percepiti, il loro cielo stellato sopra di te, che ti schiaccia".
Non c'era bisogno di miglior dimostrazione dell'indignazione della propaganda meloniana per aver conferma di quanto fossero sacrosante (oltre che scontate) le parole della cantante romana.