Un'aula multisensoriale con schermi, proiettori, pannelli interattivi e una pallestrina, una palestra di palline, per studenti con fragilità ma anche per riscoprire se stessi. È stata inaugurata ieri pomeriggio 29 Maggio 2023 l'aula Snoezelen nella scuola Kennedy di Domodossola: uno spazio "che è un'esplosione di colori, suoni e aromi che permettono un apprendimento naturale e sereno, ma anche innovativo grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie".

L'approccio tipico dell'aula multisensoriale si è sviluppato in Olanda negli anni ’70 ed è fondato sulla teoria del “Gentle teaching” di McGee. Prevede la costruzione di una relazione sensibile tra il partecipante e l’accompagnatore qualificato ed un ambiente controllato, in cui è offerta una moltitudine di possibilità di stimolazione sensoriale, come effetti visivi, uditivi, tattili, olfattivi e gustativi. L’obiettivo è la promozione del benessere. Usato in vari contesti, come gli ospedali o le case di riposo, è entrato anche nel mondo della scuola. Si integra con altri approcci, come la musicoterapia.

Le stimolazioni sensoriali essenziali, quanto il cibo sono vero e proprio nutrimento per il cervello. L'aula è arredata con un letto ad acqua, apparecchi video e sonori, sorgenti luminose e diffusore di aromi. “Fare educazione inclusiva significa fare comunità – ha spiegato la dirigente didattica Nicoletta Montecchi - e la nostra aula multisensoriale sarà un luogo aperto a tutti gli alunni del nostro istituto e del nostro territorio con l'obiettivo di migliorare il livello di benessere e i confort in un'ottica di totale inclusione. A settembre avremo un corso di formazione per le docenti per l'utilizzo della stanza”.

L'aula è stata realizzata dalla ditta Life emotion di Trento. I bambini autistici in particolare, immersi in un contesto ludico, hanno una maggior fiducia nelle proprie potenzialità, un grande benessere interiore, accrescono le loro percezioni, e sviluppano relazioni interpersonali con i propri familiari e con gli altri, in quanto vengono stimolati a non isolarsi e chiudersi nel loro mondo. La realizzazione è stata possibile grazie alla donazione effettuata dagli eredi in ricordo della maestra Maria Luisa Tamini , scomparsa all'età di 31 anni nel 1984 e già docente nella scuola primaria Kennedy

La dirigente Montecchi non l'ha conosciuta personalmente, ma solo tramite il ricordo di chi di alcune docenti che hanno lavorato con lei. “Persone - dice Montecchi - che hanno ancora ben presente la sua gentilezza, il suo sorriso, la sua attenzione nei confronti dei bambini a cui prodigava il suo impegno soprattutto se fragili”. La maestra Tamini è stata ricordata  dai cugini Patrizia Mingione e Gino Tamini: “Nostra zia Anna Maria Cristuib Ronchi vedova Tamini, che è mancata ad Ornavasso il 10 marzo 2021, ci aveva chiesto di vendere i suoi gioielli per fare una donazione alle scuole di Domodossola dove aveva studiato e lavorato sua figlia Maria Luisa Tamini, morta in un incidente stradale il 23 giugno 1984.

Maria Luisa, nata il 29 luglio 1953, aveva frequentato l’istituto magistrale presso il collegio Rosmini di Domodossola .
Dopo il diploma aveva iniziato ad insegnare alla scuola “J.F. Kennedy” di Domodossola e nel 1977 si era laureata in Pedagogia presso l’università Cattolica di Milano .

La zia Anna ha sentito il desiderio di ricordare il grande valore umano di Maria Luisa contribuendo concretamente all’opera delle scuole frequentate da sua figlia, riconoscendo il valore educativo che queste istituzioni formative hanno speso nell’accompagnare all’adolescenza ed alla vita tanti giovani.

Per ricordare meglio Maria Luisa riportiamo le parole di Giuseppina Viarana: “Emerse la figura di una donna appassionata alla vita e ad ogni  persona con particolare attenzione nei confronti dei bambini a cui prodigava il suo impegno, soprattutto se fragili . Per loro era disposta anche a coinvolgimenti che andavano al di là dell’impegno professionale”.

Un’insegnante dei tempi dell’istituto magistrale parla dei suoi  alti ideali e della sua sensibilità alla dimensione spirituale per potersi  rendere utile al mondo e alla Chiesa.

I suoi amici ricordano come la sua vita fosse stata un dono, con lei avevano condiviso l’amore per la montagna, per i viaggi, per la musica, per la vita sociale del proprio paese e per l’amore per la comunità cristiana a cui apparteneva .
Una vita straordinaria dentro a circostanze ordinarie, vissuta con ardore, come disse di lei Suor Maria Corradina, sua insegnante ed amica, “cordiale nel suo modo scattante e coinciso di parlare, piena di interessi, aperta alla vita e agli altri”. All'inaugurazione dell'aula sono intervenuti con la dirigente scolastica Nicoletta Montecchi, Giuseppina Motisi provveditore agli studi per il Vco, Da Reggio Emilia arrivata anche per la visita alla stanza multisensoriale della scuola Kennedy di Domodossola  la Dirigente (Preside, durante i suoi anni di insegnamento a Reggio Emilia e amica personale di Nicoletta Montecchi) Paola Campo. L'aula potrà essere utile anche ai centri del Vco che si occupano di riabilitazione fisica e psichica di bambini e adulti e ha sede a fianco alle scuole Kennedy.