Per il segretario generale della NATO, l'ingresso della Finlandia porterà un bel contributo in termini di asset militari:

"La Finlandia porterà all'Alleanza consistenti forze militari ben addestrate, ben equipaggiate con anche un grande esercito di riservisti e adesso anche investendo in nuovi velivoli F 35, più di 60. E dobbiamo anche ricordare che la Finlandia è tra i pochi paesi in Europa che di fatto non ha ridotto gli investimenti nella difesa, non ha ridotto la capacità di risposta delle forze armate alla fine della guerra fredda, quindi, hanno continuato ad investire per molti anni. Quando la Finlandia farà formalmente parte  della NATO, il confine terrestre tra Alleanza Atlantica e Russia sarà più che raddoppiato: "Quindi quello a cui assistiamo è che il presidente Putin è andato in guerra contro l'Ucraina con l'obiettivo dichiarato di ottenere meno NATO:Voleva che la NATO rimuovesse le nostre strutture da tutti gli alleati che hanno aderito dopo il 1997, intendendo tutti gli alleati nell'Europa centro-orientale e voleva che la NATO rendesse assolutamente chiaro che porta a nuove adesioni rimanesse chiusa. Sta ottenendo l'esatto contrario, sta ottenendo una maggiore presenza della NATO nelle parti orientali dell'Alleanza, e sta ottenendo due nuovi membri con Finlandia e Svezia e domani finalizzeremo il processo di adesione della Finlandia". 

Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate lunedì da Stoltenberg nella conferenza stampa di presentazione della riunione di martedì dei ministri degli Esteri dei Paesi membri in cui sarà ufficializzato l'ingresso della Finlandia nell'Alleanza.

"Domani daremo il benvenuto alla Finlandia come trentunesimo membro della NATO, rendendo la Finlandia più sicura e la nostra Alleanza più forte", ha dichiarato nel discorso di introduzione il segretario generale. "Alzeremo la bandiera finlandese per la prima volta qui al quartier generale della NATO. Sarà un buon giorno per la sicurezza della Finlandia, per la sicurezza nordica e per la NATO nel suo complesso. ...Domani terremo la Commissione NATO-Ucraina con il ministro degli Esteri Kuleba. Per affrontare la guerra di aggressione della Russia e il nostro sostegno a Kiev. Non sappiamo quando finirà questa guerra. Ma quando finirà, dovremo mettere in atto accordi in modo che l'Ucraina possa scoraggiare future aggressioni. E la storia non si ripeta. Non possiamo permettere alla Russia di continuare a intaccare la sicurezza europea.Accolgo con favore il piano di pace del presidente Zelensky, che sostiene i principi al centro della Carta delle Nazioni Unite. Fornisce le basi per una pace giusta e sostenibile. Ma non ci sono segnali che il presidente Putin si stia preparando per la pace. Si sta preparando per un'altra guerra.Ecco perché siamo uniti nella nostra determinazione a mantenere la rotta e sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario. Gli alleati hanno fornito 65 miliardi di euro di aiuti militari. E accolgo con favore il fatto che moderni carri armati e altri veicoli corazzati abbiano iniziato ad arrivare in Ucraina. Questo può fare davvero la differenza in prima linea e consentire alle forze ucraine di liberare più territorio.Discuteremo su come rafforzare il nostro sostegno, anche continuando a rafforzare le forze armate ucraine, con armi e procedure NATO. ...Al vertice di Vilnius, mi aspetto che gli alleati concordino un nuovo ambizioso impegno di investimenti per la difesa, con il 2% del PIL come base, non come tetto.  Mercoledì si uniranno a noi i partner indo-pacifici della NATO – Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea. Insieme all'Unione Europea. Le conseguenze della guerra della Russia contro l'Ucraina sono globali. E quello che sta accadendo oggi in Europa potrebbe accadere domani nell'Asia orientale. Pertanto accolgo con favore il forte sostegno dei nostri partner all'Ucraina. Compreso il recente annuncio del Giappone di contributi al fondo di assistenza della NATO da destinare a Kiev. ...Affronteremo anche il crescente allineamento della Cina con la Russia. Qualsiasi fornitura di aiuti letali da parte della Cina alla Russia sarebbe un grave errore.In un momento in cui la Russia e la Cina stanno sfidando l'ordine internazionale e i valori democratici, è ancora più importante che restiamo uniti come alleati della NATO. E con partner che la pensano allo stesso modo".

Ricapitolando, i Paesi NATO hanno speso finora 65 miliardi di euro in aiuti militari all'Ucraina e continueranno a spendere finché la guerra non si concluderà in modo che la Russia non possa più costituire in futuro un pericolo. Inoltre, tra un paio di giorni tutti i Paesi membri saranno chiamati a sostenere un impegno minimo della propria spesa militare non inferiore la 2% del Pil (come base, non come tetto, ha detto Stoltenberg). E per non farsi mancar nulla, oltre a d esaltarsi per l'arrivo dei primi Leopard in Ucraina, il segretario generale della Nato ha etichettato la Cina come alleata della Russia, accusando Pechino - insieme a Mosca - di sfidare l'ordine internazionale e i valori democratici".

Non c'è che dire, se qualcuno avesse avuto ancora qualche speranza di eventuali accordi di pace, per una risoluzione del conflitto in Ucraina, le parole di Stoltenberg illustrano uno scenario del tutto opposto.

Infine, oggi la Polonia ha dichiarato di aver trasferito in Ucraina il primo lotto di caccia MiG-29, senza però specificare il numero di aerei consegnati, mentre il produttore tedesco di armamenti militari, Rheinmetall (con sedi anche in Italia in Lombardia e Sardegna), sta ultimando un centro di manutenzione per le armi destinate all'ucraina in Romania. I lavori di costruzione sono in corso nella città di Satu Mare, vicino al confine ucarinio e l'hub dovrebbe essere pronto già ad aprile.