(askanews) – Oggi tanti “fiori” avvelenati e tanti “baci di Giuda” vengono proprio dalle sovrastrutture degli uomini di chiesa che, anziché servire un messaggio positivo, hanno creato gabbie soffocanti e le persone subiscono violenze psicologiche di diversa natura. Lucia Castellano, in arte Althea, è uscita il 9 giugno 2023 con il nuovo inedito “Baudelaire”, in un sound fuori da ogni schema, che fonde generi e suoni, trattando temi attuali ispirati a storie di vita, avvalendosi del contributo dell’artista Andrea Gregori, in arte Caravaggio.

“Le storie che hanno ispirato la canzone sono di persone che sono state vessate da un bigottismo che ha creato gabbie e sensi di colpa portando tanta sofferenza inutile e segnando per sempre le loro vite” – spiega Lucia Castellano – “Un esempio concreto: in questi anni ho ascoltato tantissime testimonianze di persone a me molto care, ma anche di sconosciuti che si sono confidati, che sono arrivati a desiderare la morte per il fatto di non poter vivere il loro Amore con dei consacrati alla luce del sole, portandosi dietro sensi di colpa logoranti e conflitti interiori devastanti. E le testimonianze a cui faccio riferimento non mi arrivano solo da donne, che hanno dovuto porre fine alle loro relazioni di Amore puro con dei preti, ma anche dai preti stessi, costretti a dover scegliere tra l’Amore della loro vita, che dovrebbe essere un dono stupendo, e l’ubbidienza ad una norma puramente canonica.”

E procede: “Ci sono leggi del tutto umane come ad esempio i precetti e il celibato del clero, tema tanto discusso e affrontato, ma mai superato, che chiudono l’Anima di molte persone in una gabbia, che nulla ha a che vedere con la libertà dello spirito e un messaggio d’Amore”. Con la raccolta “I fiori del male” Charles Baudelaire – uno dei più importanti poeti del XIX secolo – ha aperto la stagione dei “poeti maledetti” e le sue poesie fecero scandalo, trattando temi considerati all’epoca immorali, anche se erano la denuncia di ogni conformismo, parlando della morte, dell’amore, del senso del peccato e della religione.

Baudelaire fu denunciato dalla sicurezza pubblica per oltraggio e offesa alla morale religiosa. Il nuovo singolo “Baudelaire” parla di tutti “i fiori” e di tutti i “baci di giuda” che oggi possiamo incontrare, soprattutto in ambito clericale. Per i poeti maledetti e per Nietzsche il rivoluzionario messaggio di Gesù è stato tradito proprio dai suoi seguaci, facendo il contrario di quello che aveva trasmesso in molte scelte, creando sovrastrutture che vanno alla radice della parola “religione” – dal latino religere significa legare – creando spesso “prigioni” anziché liberare e permettere alle persone di evolversi.

“Ancora una volta la musica vuole essere provocatrice e al tempo stesso curativa” – spiega Lucia Castellano – che non a caso ha scelto il nome “Althea” che deriva dal greco althos (cura) e significa “colei che cura”: “Rappresenta le donne che come me si sentono un po’ “streghette”, capaci di curare le ferite dell’anima grazie alla nostra empatia e sensibilità”.