In Qatar la nazionale di calcio iraniana si schiera a favore della protesta e non canta l'inno nazionale prima del match contro gli inglesi
La nazionale di calcio iraniana, che al Khalifa International Stadium è scesa in campo alle 14 contro l'Inghilterra nella prima gara del Gruppo B della Coppa del Mondo che si sta disputando in Qatar, ha scelto di non cantare l'inno nazionale prima della partita, come dimostrazione di sostegno ai manifestanti in patria. Tutti gli 11 titolari sono così rimasti in silenzio mentre le note dell'inno iraniano riecheggiano nello stadio.
In precedenza, nella conferenza stampa di presentazione del match, il difensore della nazionale iraniana Ehsan Hajsafi aveva detto:
"Dobbiamo accettare il fatto che la situazione del nostro paese non è buona e che il nostro popolo non è felice. Tutti sono scontenti, ma questo non è un motivo per non essere qui la voce del popolo. E per non rispettarla. Tutto quello che abbiamo lo dobbiamo al nostro popolo e siamo qui per lavorare duro, combattere, avere un buon comportamento in campo, segnare dei gol ed essere devoti al popolo iraniano. Spero che la situazione evolverà così come il popolo auspica e che tutti possano essere felici".
Anche Sardar Azmoun, star del calcio iraniano, si è più volte espresso a favore dei manifestanti denunciando la repressione del regime degli ayatollah.
Dopo due mesi le proteste a livello nazionale, iniziate con la morte di una giovane studentessa, la 22enne Mahsa Amini, avvenuta il 16 settembre dopo esser stata arrestata dalla "polizia morale" per nn aver indossato correttamente l'hijab (il velo islamico), sono tuttora in corso con un bilancio che, secondo quanto riportano alcune ong, avrebbe causato oltre 350 vittime e quasi 17mila arresti.
Nelle scorse ore sono state arrestate due famose attrici per essersi schierate pubblicamente a favore della protesta. Si tratta di Hengameh Ghaziani (52 anni) e Katayoun Riahi (60 anni), secondo l'agenzia di stampa Irna. Entrambe erano apparse in pubblico senza il velo, come gesto di solidarietà con i manifestanti.
Ghaziani e Riahi sono state arrestate domenica su ordine dell'ufficio del procuratore, in base a quanto riportato dall'Irna. Prima dell'arresto, Ghaziani abveva inviato un post dal proprio account social in cui aveva scritto: "Qualunque cosa accada, sappiate che, come sempre starò, con il popolo iraniano. Questo forse è il mio ultimo post".